Si vuole fare in fretta. «Entro aprile lanceremo il nuovo sito internet del Comune, ma sarebbe meglio dire il nuovo portale - spiega Giancarlo Martella, assessore ai Servizi civici e allinnovazione -. Collegandosi, i cittadini potranno pagare multe e imposte». Per Tarsu e Ici già oggi è possibile, ma attraverso un sito «esterno». «Presto si potrà pagare direttamente dal portale web del Comune o, altra novità, al bancomat», precisa Martella. E lo stesso varrà per contravvenzioni, rette per la mensa di scuole e asili. Basterà inserire i dati personali e il numero della propria carta di credito, evitando così le code alla posta, in banca o negli uffici comunali. Non è lunica novità.
Il Comune ha appena ricevuto il premio «Demografi di qualità» per le innovazioni introdotte nel settore. «Al concorso, sostenuto dal ministero dellInterno, partecipavano 120 città - riprende Martella -. Milano è stata giudicata la migliore per due progetti in particolare: il controllo di gestione e larchiviazione ottica delle Stato civile». Il primo (unanalisi di tutte le attività del settore) ha permesso di scoprire quanto costa al Comune emettere un certificato piuttosto che rinnovare una carta di identità. «Oggi sappiamo che un certificato ci costa 9 euro, pagare una pensione di guerra 361 - spiega lassessore -. I dati ci serviranno per organizzare meglio il lavoro e chiedere (citando le cifre) il trasferimento ad altri enti di servizi troppo onerosi per noi». Ha effetti più immediati la seconda innovazione. «Tutti i cosiddetti atti integrali raccolti dal 1900 nella nostra anagrafe sono stati scannerizzati e archiviati nei computer. Per avere la stampa di un certificato originale di nascita o di matrimonio non cè più bisogno di sfogliare i microfilm o peggio ancora i libroni. Basta un clic e compaiono sul computer dellufficio, pronti per essere stampati. Il cittadino li ha in pochi secondi».
Il passo successivo sarà collegare 750 sedi comunali (dagli uffici agli asili) sfruttando la fibra ottica, quella di rete sotterranea di cavi dentro i quali scorrono a grande velocità immagini, voci e ogni altro genere di dato. Gli uffici potranno scambiarsi notizie o atti in tempo reale a tutto vantaggio del cittadino. «E abbiamo un progetto - aggiunge lassessore - per far dialogare scuole e famiglie. Quattro istituti già lo stanno sperimentando: sfruttando internet, le famiglie ricevono notizie sul proprio figlio e i ragazzi possono reperire materiale didattico. Lalunno malato potrebbe un domani seguire via computer da casa o dallospedale le lezioni».
Linnovazione non si ferma insomma alla carta di identità elettronica. «A quella abbiamo pensato per primi, nel 98 - conclude Martella -. Sono passati sette anni e non è ancora realtà, ma non per colpa di Milano. LItalia deve applicare le innovazioni più in fretta, più in fretta!».
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