A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia uno degli artisti italiani più amati e famosi di sempre. Toto Cutugno si è spento all’ospedale San Raffaele dopo una lunga battaglia con la malattia. Con la sua scomparsa se ne va il simbolo della melodia italiana all’estero, un artista da oltre 100 milioni di copie che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica nostrana. Habitué del festival di Sanremo con ben quindici partecipazioni – tanto da rinunciare all’Olympia di Parigi nel 2005 per accettare l’invito all’Ariston – Toto Cutugno ha conosciuto il successo in tutto il mondo in nome del suo slogan: “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano".
Solo noi (1980)
“Solo noi” è uno dei primi grandi successi firmati da Toto Cutugno, un brano straordinario che gli ha permesso di trionfare al festival di Sanremo 1980, scavalcando “Su di noi” di Pupo e “Mariù” di Gianni Morandi. La canzone rimase nella top ten fino alla fine di maggio – per più di tre mesi – posizionandosi al diciottesimo posto nella classifica generale dei singoli più venduti.
L’italiano (1983)
Scritta da Cristiano Minellono come “Su di noi”, “L’italiano” ha reso Toto Cutugno famoso in tutto il mondo, tanto da diventare il portavoce della canzone italiana. Presentata al festival di Sanremo – poi vinto da “Sarà quel che sarà” di Tiziana Rivale – la canzone trionfò nella speciale classifica Totip “Cantanti & vincenti”. 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo e traduzione in decine di lingue, compreso il cinese.
Serenata (1984)
Un anno dopo “L’italiano”, Toto Cutugno firma un’altra bellissima canzone: “Serenata”. Meno famosa di altre, vanta sfumature romantiche, tanto da essere dedicata alla prima moglie Carla. Secondo a Sanremo, il brano è stato scritto insieme a Vito Pallavicini.
Le mamme (1989)
Anche “Le mamme” si è classificata al secondo posto al festival di Sanremo, superata soltanto dalla coppia composta da Fausto Leali e Anna Oxa. Secondo molti, si tratta della canzone più bella dedicata a una madre e risulta difficile non commuoversi.
Gli amori (1990)
Tris di secondi posti per Toto Cutugno con “Gli amori” nel 1990, ma c’è di più. E’ infatti passata alla storia l’esibizione al Palafiori al fianco di Ray Charles, un’incredibile standing ovation da brividi. Quindici anni più tardi, il brano è stato scelto da Sergio Castellitto per la colonna sonora del suo film “Non ti muovere”, con protagonista Penelope Cruz.
Voglio andare a vivere in campagna (1995)
Diciottesima al festival di Sanremo del 1995,
“Voglio andare a vivere in campagna” non fu molto apprezzata in un primo momento. Il tempo però ha dato ragione a Toto Cutugno: un inno alle origini diventato uno dei suoi brani più amati e cantati in tutto il mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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