Napoleone, il primo mito dell'età moderna in mostra all'Elba

Nell'esposizione «Il ritratto del potere», visitabile fino al 28 febbraio centinaia di quadri ufficiali e stampe satiriche provenienti dai più grandi musei del mondo che hanno per soggetto l'imperatore che regnò sull'isola dal maggio del 1814 al febbraio del 1815

Per l'Isola d'Elba l'anno napoleonico sarà il 2014, quando ricorrerà il duecentesimo anniversario dell'inizio di quella parentesi che vide il grande corso degradato da imperatore a principe, battuto ma non ancora definitivamente vinto eppure già, e per sempre, primo mito dell'età moderna. Ma un grande evento merita di essere preparato con cura e per tempo. Quindi, ecco la mostra «Napoleone Bonaparte: il ritratto del potere» ospitata fino al 28 febbraio presso la galleria Demidoff di Portoferraio (Livorno) e promossa dalla Soprintendenza per i Beni architettonici per le Province di Pisa e Livorno grazie al sovrintendente Agostino Bureca.
Interamente dedicata all'iconografia napoleonica, la mostra presenta una ricca selezione di stampe provenienti dalle collezioni del Museo nazionale delle residenze napoleoniche dell'Isola d'Elba ed è incentrata sul ritratto napoleonico nella duplice chiave di lettura dell'eroe e dell'anti-eroe entrambe funzionali alla costruzione, alla diffusione ed al consolidamento della fama del generale imperatore.
Dagli esordi come condottiero agli ultimi anni dell'esilio a Sant'Elena, i visitatori potranno ammirare una serie di ritratti ufficiali in cui Napoleone è raffigurato nelle diverse fasi della sua vita. Alcuni fra i più celebri dipinti dei maggiori artisti del primo Ottocento ritraggono Bonaparte nelle vesti del moderno Cesare. Accanto all'imperatore e all'uomo d'arme c'è inoltre il Napoleone privato, l'immagine del padre amorevole che guarda con occhi solerti il figlio destinato a succedergli, e la giovane moglie Maria Luisa d'Austria.
Alla ritrattistica ufficiale di Napoleone di carattere celebrativo e apologetico la mostra contrappone le produzioni satiriche che, pur essendo già diffuse soprattutto in Inghilterra durante la sua ascesa al potere, divennero maggiormente diffuse e feroci in seguito all'abdicazione, dell'11 aprile 1814 a Fontainebleau.
La mostra dedica uno spazio privilegiato al soggiorno elbano di Napoleone, chiave di volta tra la storia dell'imperatore e dell'esule.

Le stampe esposte relative ai 300 giorni trascorsi da Napoleone all'Elba sono di notevole pregio artistico, di grande interesse storico e di estrema rarità, tanto che esemplari analoghi sono conservati in importanti musei, quali il British Museum di Londra, e nelle più ricche collezioni di stampe, quali la Collezione Bertarelli di Milano.
Questo periodo, che si protrasse dal 3 maggio 1814 al 27 febbraio 1815, rappresentò il momento in cui la produzione di stampe antinapoleoniche conobbe la massima diffusione e popolarità.

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