Centri per disabili in stato crisi. Sono sicuramente al limite della prima linea, quella rappresentata dagli ospedali chiamati in primis alla gestione della fase emergenziale legata alla diffusione del Coronavirus; eppure ne condividono aspetti quale il non trascurabile rapporto diretto con soggetti in stato di salute talvolta precario, rispetto a cui nessuna precauzione è mai eccessiva.
Eppure per il momento restano un po’ a margine dell’attenzione i numerosi centri per disabili dislocati sull’intero territorio nazionale, dal generale al caso particolare quello dell’Aias di Cicciano, chiamato alla gestione di una platea di oltre 100 soggetti affetti da disabilità varie, alcune anche gravi.
Qui si è giocato d’anticipo, già a fine febbraio sono stati interrotti i rapporti tra degenti e familiari, cercando soluzioni alternative, sfruttando la tecnologia per far pesare quanto meno possibile il distacco; attenendosi a scrupolosi protocolli per l’ingresso del personale sanitario impegnato nelle attività quotidiane.
Ci si arrangia come si può, facendo fronte a carenze che si fanno via via sempre più significative e pesanti, a partire dalle mascherine, praticamente introvabili su tutto il territorio provinciale. Per le protezioni, così come per sanificanti, si prova a colmare il gap attraverso soluzioni fai da te.
Sulla situazione è intervenuto anche il Responsabile Regionale di Aias, Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici onlus, Remo Del Genio.
“Un appello al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca affinchè arrivino urgentemente le mascherine protettive nei centri per disabili e, particolarmente, all’Aias di Cicciano, dove risiedono numerosi ragazzi e ragazze con disabilità gravissime e dove è prioritario, al pari delle altre strutture ospedaliere e sanitarie, proteggere la loro salute e quella del personale.
In particolare per il centro per disabili Aias di Cicciano abbiamo richiesto le mascherine scrivendo al Presidente della Regione e al Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud, in quanto la mancanza di tali dispositivi crea uno stato di grave preoccupazione perchè esse sono indispensabili per prevenire contagi e proteggere la salute di questi già sfortunati ragazzi e ragazze”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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