Sono ormai quotidiane le segnalazioni di discariche abusive a cielo aperto nella città di Napoli. L’ultima denuncia riguarda una discarica via Santa Chiara, dove sono stati sversati abusivamente rifiuti di ogni genere: materassi, capi di abbigliamento, latte di olio da cucina, mobili e immondizia varia. I cittadini hanno denunciato lo scempio rivolgendosi al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità.
“È vergognoso – ha detto l’esponente politico – che, approfittando della situazione dell’emergenza rifiuti a Napoli, alcuni incivili continuino a gettare immondizia e ad abbandonare materiali ingombranti in questo modo indegno. Abbiamo il centro storico tra i più grandi, più belli e di maggiore interesse d’Europa e lo riduciamo in questo stato; è mortificante”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale della Seconda Municipalità Salvatore Iodice. “Mi chiedo – ha dichiarato – che si facciano a fare gli interventi di pulizia delle strade se poi gli incivili tornano a sporcare. È inaudito che nel 2020 esista ancora gente che abbandona per strada materassi, mobili e quant'altro. Sono disgustato. Ma non ci arrendiamo, continueremo a diffondere messaggi di civiltà”.
I rifiuti, comunque, invadono Napoli: i cumuli di pattumiera si trovano anche davanti alle scuole. Da settimane la spazzatura non viene prelevata dai cassonetti con regolarità in città. La raccolta a singhiozzo ha creato delle vere e proprie discariche a ridosso di strutture scolastiche. Migliaia di sacchetti contenenti spazzatura urbana. Ma anche rifiuti speciali. Tra gli scarti alimentari disseminati sul selciato, dei piccioni beccano senza timore.
Delle mamme sono costrette a camminare al centro della strada con i carrozzini per bypassare le buste piene di spazzatura. Si estende per metri il cumulo di rifiuti che si è formato davanti al plesso di via Argine della scuola media Bordiga di Napoli. Il quartiere è quello di Ponticelli.
All’interno dell’edificio le aule sono vuote. “Le classi non si sono formate. I ragazzi vengono qui per i laboratori organizzati dai maestri di strada”, spiegano in una delle associazioni che ha sede nella stessa struttura, un polo territoriale per il sostegno alle famiglie fragili. Sui muri ci sono i disegni dei bambini che frequentano il centro.
“Certo i disagi ci sono. La puzza, la sporcizia. Quei rifiuti sono lì da settimane”, ci dicono.
“Almeno dal 20 dicembre”, afferma un lavoratore del vicino bar. “Abbiamo più volte chiamato Asìa per chiedere un intervento. Ci dicono sempre che vengono e ancora non è passato nessuno”, riferisce la titolare.
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