In manette un giudice di Napoli: aveva contatti con la camorra

Arrestate anche altre quattro persone accusate di corruzione nell’esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e in atti giudiziari

In manette un giudice di Napoli: aveva contatti con la camorra

L’indagine è stata condotta per lungo tempo dalla Procura di Roma e vede coinvolte cinque persone, tra cui un giudice, accusate di corruzione nell’esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione e favoreggiamento personale.

A finire in manette questa mattina anche un magistrato del Tribunale di Napoli che, insieme agli altri quattro indagati, avrebbe avuto contatti con la camorra. Un altro scandalo nel mondo della giustizia, con un giudice per le indagini preliminari del Tribunale partenopeo nella sezione distaccata di Ischia che è stato raggiunto dalla misura cautelare.

In queste ore, dopo gli arresti, sono in corso le perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici degli indagati. Recentemente, a Salerno, sono stati arrestati alcuni giudici al servizio degli evasori.

I magistrati corrotti emettevano sentenze pilotate in cambio di mazzette. Le imposte evase, gli interessi maturati e le sanzioni amministrative annullate con le decisioni condizionate dalla corruzione, ammontano a circa 15 milioni di euro.

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