"Né con Putin, né con la Nato": è polemica per i manifesti dei dipendenti Anm

L’Azienda che gestisce i trasporti pubblici nella città partenopea ha preso le distanze dai lavoratori chiedendo alla ditta di pulizie di rimuovere le locandine

"Né con Putin, né con la Nato": è polemica per i manifesti dei dipendenti Anm

Non sono passati inosservati alcuni manifesti, con lo sfondo verde fosforescente, affissi sulle vetrate delle pensiline dei bus, all’interno delle stazioni della metropolitana di Napoli e nelle vicinanze dei terminal del trasporto pubblico partenopeo. La firma è quella dei lavoratori dell’Anm, l’Azienda napoletana municipalizzata che gestisce la mobilità su gomma e ferro, e dell’indotto che opera in sinergia con l’impresa del capoluogo campano. Il contenuto dei manifesti ha, però, suscitato un vespaio di polemiche. Le scritte “Né con Putin, né con la Nato”, “No alla guerra” e “Stop alle spese militari” hanno provocato la reazione dei vertici dell’Anm.

Non è piaciuta per nulla all’Azienda municipalizzata anche l’immagine utilizzata dai dipendenti: il volto di una bambina sofferente per la guerra in Ucraina. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, l’Anm ha diramato una nota per prendere le distanze dall’iniziativa dei lavoratori e dell’indotto. “L’affissione avvenuta in molti luoghi dei trasporti pubblici di Napoli – è scritto nel comunicato – è del tutto abusiva e non è passata per la concessionaria pubblicitaria che si occupa di alcuni degli spazi per Anm”.

La presa di posizione dell’Azienda municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico in città è stata netta, tanto che i dirigenti hanno chiesto a una ditta di pulizie di “di

rimuovere dai luoghi di Anm quanto più possibile questi manifesti”. L’Azienda ha poi espresso la propria solidarietà al popolo ucraino e all’appoggio del governo italiano e dell’Europa nei suoi confronti.

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