Forse non è famoso come il romano “Spelacchio”, ma l’albero di Natale che adorna la Galleria Umberto di Napoli ha la sua particolare e triste storia da raccontare.
Già il suo nome dice tutto: “Rubacchio”. L’appellativo è dovuto al fatto che ogni anno bande di giovani teppisti si divertono a rubarlo. Forse, quest’ultimi agiscono per una inutile quanto balorda sfida verso le istituzioni e verso i tanti partenopei che vorrebbero godersi in pace la dolce atmosfera delle feste, magari camminando tra le strade rallegrate dai simboli del Natale e rischiarate dalle luci colorate.
I raid avvengono di notte quando i controlli diminuiscono e le vie si svuotano con gli adolescenti che arrivano dai vicini Quartieri Spagnoli. In questa zona di Napoli, infatti, è viva la tradizione dei falò di Sant'Antonio del 17 gennaio. E la legna dell’albero può far comodo.
Qualche volta è capitato che il furto avvenga anche pochi giorni dopo l’installazione dell’abete sui cui rami bambini e no lasciano lettere coi desideri per Babbo Natale. A nulla sono valsi nel corso del tempo i diversi appelli, anche di politici, per presidiare l'albero oppure per chiudere la Galleria di notte attraverso l'installazione di cancellate.
Nonostante tutto, i commercianti della Galleria non si sono scoraggiati e anche quest’anno hanno deciso che l’abete ci deve essere perché altrimenti che Natale sarebbe? Del resto, non installare l’abete sarebbe un segno di sconfitta, una sorta di resa dinnanzi alla prepotenza dei balordi.
“Rubacchio” è stato posizionato sul lato verso il teatro Lirico e per ora presenta pochi addobbi e ancor meno foglietti con i desideri. Ma presto brillerà. Almeno fino a quando non verrà rubato di nuovo. È proprio questa ladomanda che si pongo in molti è una: quanto tempo passerà prima i teppisti lo portino via? Quanto tempo passerà prima che Napoli si troverà alla ribalta delle cronache per l’ennesima umiliazione compiuta da persone che probabilmente non hanno a cuore la propria città? Magari il regalo che molti onesti napoletani aspettano da Babbo Natale è proprio quello della sicurezza, con la grande e piccola criminalità sconfitte per sempre.
Intanto dopo le luminarie natalizie accese nel quartiere Chiaia, la scorsa domenica è toccato a quelle posizionate nel centro storico, da Spaccanapoli a via dei
Tribunali, senza dimenticare San Gregorio Armeno, la caratteristica via dei pastori famosa in tutto il mondo, dove a causa del sovraffollamento di turisti e curiosi sarà istituita il senso unico pedonale.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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