Napoli, Lega contro De Magistris: “Comune verso il dissesto, colpa sua”

Il piano "Salva Napoli" rischia di saltare e la Lega se la prende con il sindaco De Magistris

Napoli, Lega contro De Magistris: “Comune verso il dissesto, colpa sua”

Si riaffaccia lo spettro del dissesto finanziario per il Comune di Napoli e la Lega insorge contro il sindaco De Magistris. La decisione della Corte Costituzionale di bocciare il comma della Finanziaria del 2017, che dava la possibilità ai Comuni in pre-dissesto di rateizzare il deficit in 30 anni, rischia di far saltare anche il piano Salva-Napoli, con cui Il Comune di Napoli ha pianificato il rientro del suo disavanzo entro il 2044 spalmandolo in 30 rate da 40 milioni l’anno. La Lega paventa: “Questa decisione della Consulta può rappresentare, purtroppo per noi cittadini napoletani, il preludio al dissesto finanziario del nostro Comune”. E la coordinatrice cittadina, Savina Sapignoli, se la prende con il sindaco di Napoli: ““Sotto la scellerata amministrazione De Magistris il debito “napoletano”, in appena otto anni, è triplicato passando da 850 milioni di euro ad addirittura circa 2,5 miliardi di euro. Finora il sindaco è stato sempre salvato dal fallimento dai Governi nazionali che negli anni si sono susseguiti e che lui tanto “disprezza” istituzionalmente. Se invece di affrontare il suo ruolo come novello capopopolo lo avesse fatto agendo rispetto a quelle che sono le prerogative di un sindaco la città non si troverebbe in queste condizioni”, ha affermato.

Per Sapignoli: “In questi anni di amministrazione 'DeMa' la città è sprofondata in un baratro amministrativo, economico e sociale senza precedenti. Le periferie sono letteralmente “inesistenti” ed abbandonate al proprio destino, l’aumento di fenomeni di criminalità e microcriminalità è stato esponenziale, i trasporti pubblici sono in dissesto, il verde cittadino è stato completamente distrutto, molti cantieri (vedi via Marina) aperti e mai consegnati alla città con il rischio di dovere restituire i fondi alla comunità europea.

A ciò va aggiunto il fallimento di “Bagnoli futura” e le tragiche condizioni in cui si trovano tutte le partecipate comunali: non c’è una “visione” di rilancio della città nel suo insieme”. Poi la stoccata finale: “Non ce nulla da dire: De Magistris si è dimostrato un amministratore incapace ed ha letteralmente “scassato” come da lui promesso in campagna elettorale”.

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