I familiari hanno chiesto ai magistrati di liberare i resti mortali dei loro cari dal cimitero di Poggioreale, dopo il dissequestro dell’area non interessata dal crollo. Come riporta NapoliToday lo chiede a gran voce Pina Caccavale, presidente del comitato "Crollo 5 gennaio 2022 – Insieme per non dimenticare", che raccoglie una ottantina di familiari dei defunti le cui spoglie erano conservate all’interno dei loculi crollati lo scorso gennaio in seguito al cedimento delle congreghe dei Dottori Bianchi e di San Gioacchino."Ora che la Procura della Repubblica di Napoli ha disposto la revoca del sequestro per l'area del Cimitero Monumentale di Poggioreale non interessata dal crollo dello scorso gennaio - dice la Caccavale - attendiamo la messa in sicurezza della parte crollata con il recupero dei resti mortali, attendiamo che il pm firmi".
Un'altra porzione crollata per il maltempo
Un’altra porzione di muro che separava le due congreghe è crollata in seguito alla tromba d’aria e al temporale che si sono abbattuti la scorsa notte su Napoli. Ceccavale ha ribadito che sono tutti molto preoccupati e che adesso è necessario dare avvio al protocollo di collaborazione e assistenza tecnica tra palazzo San Giacomo e Comando dei vigili del fuoco per le attività di recupero dei resti mortali e delle urne cinerarie dei defunti dai manufatti dissestati.
La donna ha poi aggiunto: "Noi siamo dell'idea che il cimitero dovesse riaprire: è giusto che chi può vada a fare visita ai propri defunti e c'è anche una intera economia che è collegata al cimitero, basti pensare ai fiorai. Ma noi, con il nostro dolore e la nostra attesa di chiarezza e risoluzione, non possiamo essere gli ultimi a essere considerati".
Il timore dei familiari
L’associazione aveva chiesto al Comune un censimento, temendo che i resti dei defunti non vengano attribuiti e restituiti in modo corretto ai loro familiari. Come detto in precedenza, la Procura della Repubblica di Napoli ha disposto la revoca del sequestro per l'area del Cimitero Monumentale di Poggioreale che non è stata interessata dal crollo dello scorso gennaio, e in questo modo è stata accolta la richiesta formulata dal sindaco Gaetano Manfredi. In una nota di palazzo San Giacomo si legge che una volta perimetrata, pulita e sistemata, l'area dissequestrata "potrà essere utilizzata dai familiari dei defunti per l'esercizio della pietas: quando sarà completata tale opera di manutenzione, il Comune ne darà comunicazione al fine di far ripartire le visite e far riprendere le attività di polizia mortuaria".
Il recupero dei resti mortali dalle cappelle interessate dai crolli potrà avere inizio quando giungerà l'autorizzazione della Procura dando in questo modo applicazione al protocollo che nei giorni scorsi hanno sottoscritto il Comune e i vigili del fuoco.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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