Il grido d’allarme è arrivato forte nelle stanze di Palazzo San Giacomo, tanto che l’amministrazione comunale si è data immediatamente da fare per istituire una task force per ripulire piazza Garibaldi, divenuta una sorta di pattumiera della città di Napoli. A pochi metri dalla stazione ferroviaria, soprattutto nelle aiuole, vengono depositati continuamente rifiuti di ogni genere, cumuli di immondizia che rendono degradata l’area storica. In più, tra la spazzatura, avvolti in grosse coperte, stanziamo decine di clochard, sia di giorno sia di notte. La denuncia era partita dal quotidiano la Repubblica qualche giorno fa e la giunta guidata dal neo sindaco Gaetano Manfredi ha deciso di intervenire celermente.
Del caso si sono occupati tre assessori: Laura Lieto, Antonio De Iesu e Luca Trapanese, che hanno le deleghe al Decoro urbano, alla Polizia municipale e al Welfare. Per il momento si tratta di un intervento tampone, dato che sicuramente in breve tempo i rifiuti verranno depositati nuovamente lungo tutta l’area antistante la stazione, ma nelle intenzioni dell’amministrazione comunale c’è l’idea di studiare una soluzione strutturale che possa permettere la bonifica definitiva di piazza Garibaldi. Il problema maggiore è quello dei barboni che sostano sui marciapiedi. Non è facile, fanno sapere dal Comune, convincerli ad accettare soluzioni diverse.
Molti di questi senzatetto sono napoletani caduti in disgrazia dopo il Covid-19 e finiti nel baratro dell’alcol. È quasi impossibile parlare con loro e offrirgli una dimora, nonostante la Caritas e altre realtà associative cittadine si propongono per intervenire. Come riporta sempre la Repubblica, l’esecutivo ha in itinere un progetto con l’Asl Napoli 1, con percorsi specifici per le dipendenze dall’alcol e per altre patologie psichiatriche.
Inoltre la Caritas si sta preoccupando, oltre a garantire i pasti per gli indigenti, di procurare altri posti letto, in modo da ospitare quei clochard che accettano di lasciare
la strada. Il percorso, però, è ancora lungo e l’amministrazione comunale conta anche sul sostegno delle associazioni di volontariato, le quali possono dare una grossa mano nell'azione di contenimento delle nuove povertà.
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