Sequestrati abiti falsi della Juve destinati alle bancarelle napoletane

Tra i tanti brand famosi contraffatti, è subito saltato all’occhio degli agenti della Guardia di finanza quello del club calcistico storicamente acerrimo avversario del Napoli, marchio paradossalmente tra i più ricercati nel mercato parallelo partenopeo.

Sequestrati abiti falsi della Juve destinati alle bancarelle napoletane

Sui vestiti destinati al mercato del falso c’era anche il logo della Juventus calcio; abiti pronti per essere venduti sulle bancarelle e nei negozi del Napoletano. Il blitz della Guardia di finanza a Nola, Comune del Vesuviano, ha portato al sequestro di una fabbrica clandestina e a quintali di capi di abbigliamento contraffatti.

Tra i tanti brand famosi falsificati, è subito saltato all’occhio degli agenti delle Fiamme gialle quello della Juventus, club calcistico storicamente acerrimo avversario del Napoli, marchio paradossalmente tra i più ricercati nel mercato parallelo partenopeo. La produzione illecita di abiti funzionava come una catena di montaggio.

La Guardia di finanza ha sequestrato una fabbrica a tutti gli effetti di cento metri quadrati di estensione, con 58 macchinari, attrezzature e, tra merce a deposito e quella in produzione, quasi 200mila prodotti. Tutto in dispregio delle norme. La fabbrica era abusiva, i dipendenti scoperti a lavorarci erano a nero e i prodotti, coi marchi di note case di moda, erano contraffatti.

I militari hanno ritirato 191.337 prodotti, tutti coi loghi di famosi atelier e il responsabile dell’impresa illegale è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola.

L’anno scorso un altro maxi sequestro in provincia di Napoli, a Casoria, dove furono ritirati dal mercato illecito vestiti falsi e prodotti pericolosi. Sotto i sigilli finirono capi di abbigliamento e cosmetici contraffatti dal valore di più di un milione di euro.

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