"Qui non accettiamo tangenti" I cartelli negli uffici comunali

È polemica per le frasi insolite, utilizzate per evidenziare un concetto che dovrebbe essere sottinteso nell’attività politico-amministrativa quotidiana di funzionari ed enti pubblici

"Qui non accettiamo tangenti" I cartelli negli uffici comunali

Erano increduli cittadini e politici questa mattina di fronte ai due cartelli affissi davanti alla stanza del sindaco di Qualiano, piccolo Comune a nord di Napoli. Non sono passati inosservati i due messaggi scritti su fogli bianchi fuori la porta del primo cittadino Raffaele De Leonardis. “Il sindaco di Qualiano non accetta tangenti e mazzette” e “i dipendenti del Comune di Qualiano non accettano tangenti e mazzette”.

Queste le frasi insolite, utilizzate per evidenziare un concetto che dovrebbe essere sottinteso nell’attività politico-amministrativa quotidiana di funzionari ed enti pubblici. A diffondere le immagini dei cartelli, l’ex sindaco, oggi consigliere d’opposizione, Ludovico De Luca, che ha pubblicato sul suo profilo Facebook questo commento: “Per affermare questi principi ai miei tempi si facevano azioni concrete, tangibili e silenziose”.

Da parte sua, l’attuale primo cittadino ha minimizzato l’episodio, dichiarando: “I due cartelli affissi fuori la mia stanza sono una goliardata derivante dal fatto che ieri sono stati esposti due cartelli del genere

dinanzi al cimitero in cui si dice che al personale cimiteriale è vietato prendere mance e compensi. Ho disposto un’indagine interna per capire se e quale dirigente comunale è coinvolto in questa vicenda”.

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