Il Teatro San Carlo di Napoli cerca un giornalista per il proprio ufficio stampa, ma lo vuole “senza difetti o imperfezioni”. Il bando pubblicato su internet ha lasciato sconcertati i possibili aspiranti al ruolo di addetto alla comunicazione dell’importante ente culturale napoletano. Si tratta oltretutto di un posto a tempo indeterminato, una vera rarità di questi tempi e, di conseguenza, molto ambito.
Nel documento c’è scritto testualmente che il candidato deve essere: “Fisicamente idoneo ed esente da difetti o imperfezioni che possano limitare il pieno ed incondizionato espletamento, in sede e fuori sede, delle mansioni previste”. Una palese forma di discriminazione, che richiama la mente al recente passato, quando sempre il Teatro San Carlo pubblicò un altro bando contestato.
Era il 2015 e in quel caso, per un analogo posto di addetto stampa, si richiedevano “buone capacità di comunicazione ed essere dotato di innata gentilezza”. Sulla vicenda è intervenuto il sindacato unitario dei giornalisti della Campania, che in una lettera ha evidenziato gli errori rilevati nell’avviso pubblico.
“Il bando è inaccettabile – spiegano i sindacalisti – poiché al San Carlo cercano un giornalista di razza ariana o dalle fattezze di
Roberto Bolle. Che fine ha fatto la Costituzione che vieta le discriminazioni perché ‘tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, senza distinzione di condizioni personali’? Siamo pronti ad impugnare l’avviso pubblico”.
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