Anche gli ambientalisti scaricano la sinistra: l'attacco al Pd

Emergono crepe nello "storico" rapporto fra l'ambientalismo e la sinistra: le associazioni ambientaliste dell'Emilia Romagna hanno attaccato duramente i candidati alla segreteria Pd Stefano Bonaccini ed Elly Schlein

Uno degli striscioni contro il PD affisso ieri dagli ambientalisti
Uno degli striscioni contro il PD affisso ieri dagli ambientalisti

Una "battaglia" che va avanti da tempo, per quanto acuitasi negli ultimi mesi a suon di proteste e petizioni che hanno visto l'adesione di volontari da tutta Italia. E che ha già messo in luce quella che appare sempre più alla stregua di una certezza, a prescindere da quello che sarà l'esito finale: gli ambientalisti hanno definitivamente scaricato la sinistra, rivolgendole duri attacchi e sciogliendo un connubio che solo qualche anno fa appariva inscindibile. Questo, perlomeno, sta accadendo in Emilia Romagna, dove le associazioni ambientaliste stanno protestando per chiedere il ritiro della delibera regionale 140/21, che a loro dire destina i daini e gli ungulati che vivono in libertà nelle zone verdi ad allevamenti o alla caccia.

L'ultima protesta, in ordine cronologico, si è svolta ieri a Lido di Classe (frazione di Ravenna) dove i manifestanti hanno sfilato mettendo in mostra numerosi cartelli polemici in primis contro il governatore Stefano Bonaccini e la vice-presidente regionale Elly Schlein, ovvero i principali candidati alla leadership del Partito Democratico. "Daini, pavoni...Comune e Regione sanno solo uccidere" si legge in uno degli striscioni fissato su un cancello. E ancora: "Li vogliono deportare in zona di caccia e allevamenti: giù le mani dai daini". Ad orchestrare le rimostranze sarebbero soprattutto la sezione provinciale dell'OIPA e la Rete Associazioni Tutela Daini Classe e Volano, che già in un sit in di qualche settimana fa nel capoluogo ravennate non avevano risparmiato critiche al centrosinistra, facendo nomi e cognomi: oltre che con Bonaccini e Schlein, in quell'occasione puntarono il dito anche contro il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e contro l'assessore regionale all'ambiente Alessio Mammi.

"Bonaccini, Mammi, Schlein, De Pascale: i danni ambientali sono altri! Giù le mani e i fucili dai daini", si leggeva in un altro striscione. Un vero e proprio attacco allo stato maggiore del PD quindi, da quello locale a quello nazionale. E la vicenda ha oltretutto travalicato da un po' i confini regionali: la petizione lanciata dalla Rete Associazioni Tutela Daini sulla piattaforma online Change.org ha raccolto poco più di 24mila adesioni da tutta la Penisola e sta continuando a raccoglierne.

"Le firme sono state depositate in Regione - hanno fatto sapere le associazioni in una nota, non risparmiando l'ennesima stoccata al centrosinistra - in attesa di capire se qualcuno vorrà tenerne conto o se la famosa "partecipazione", le "istanze dal territorio" e la "democrazia" si traducono in carta da gabinetto". Un rapporto "storico" ormai deterioratosi irrimediabilmente, a quanto sembra. E chissà che non possa incidere in parte anche sulla corsa alla segreteria nazionale del PD.

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