Assalto alla Cgil, arrestato Corradetti: dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione

Militante di Forza Nuova, vicino agli ambienti ultras delle tifoserie capitoline, è figlio della compagna di Giuliano Castellino, ex leader del movimento politico di estrema destra

Assalto alla Cgil, arrestato Corradetti: dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione
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Fabio Corradetti è stato arrestato ieri mattina dalla polizia e trasferito nel carcere di Rebibbia a Roma. Militante di Forza Nuova, vicino agli ambienti ultras delle tifoserie capitoline, è figlio della compagna di Giuliano Castellino, ex leader del movimento politico di estrema destra. Gli agenti della Digos sono intervenuti dopo la decisione dei giudici della VI Sezione penale della Cassazione - in relazione al ricorso presentato contro la sentenza del 17 aprile dello scorso anno dalla Corte di Appello di Roma - che hanno confermato per lui la condanna a 5 anni e 4 mesi in relazione all'assalto alla sede della Cgil avvenuto il 9 ottobre 2021 e alle violenze perpretate nel centro della Capitale in quell'occasione, al termine della manifestazione No Vax e No Green pass.

La condanna

A margine dei violenti scontri registrati nel corso di quella giornata, Corradetti venne tratto in arresto, in flagranza del reato, da personale della Digos, su via del Corso, in prossimità del palazzo del Parlamento. La successiva attività di indagine condotta dalla polizia, coordinata dalla procura della Repubblica di Roma, ha permesso di confermare le responsabilità di Corradetti nelle violenze del 9 ottobre, per le quali la Suprema Corte, rigettando il ricorso, ha confermato la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione.

L'assalto alla Cgil

L'assalto alla sede della Cgil a Roma avvenne il 9 ottobre 2021 da parte di alcuni partecipanti della manifestazione No Green pass e alcuni esponenti del partito neofascista Forza Nuova. La protesta era nata contro il decreto legge approvato dal governo Draghi che obbligava all'utilizzo del certificato Covid-19 digitale dell'UE per poter accedere ai luoghi di lavoro. A guidare il corteo contro la sede nazionale del sindacato di sinistra, chiusa quel sabato per problemi alla logistica causata dalla pandemia, fu Giuliano Castellino, leader della sede romana di Forza Nuova, accompagnato da Roberto Fiore, leader nazionale del partito politico.

L'atto vandalico

Alcuni manifestanti del gruppo, principalmente di estrema destra, riuscendo a sfondare l'ingresso con calci e pugni, dopo aver completamente distrutto e vandalizzato il piano terra, occuparono temporaneamente la struttura, poi sgombrata dalla polizia.

Partecipò all'assalto e all'irruzione della struttura anche Biagio Passaro, ristoratore leader di IoApro, un movimento nato contro le chiusure delle attività di ristorazione allo scopo di contenere il dilagare del contagio.

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