Bayesian, nuovi dettagli e altri misteri: cosa non torna nei video dei sub

Quarta Repubblica torna sull'affondamento dello yacht di Mike Lynch. La porta stagna della sala macchine era chiusa. Come è entrata l'acqua?

Bayesian, nuovi dettagli e altri misteri: cosa non torna nei video dei sub
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Non tutto torna, ancora, sul naufragio del Bayesian. Nuovi dettagli e nuovi misteri emergono dai video girati dai sommozzatori del Comsubin e mostrati in esclusiva da Quarta Repubblica la scorsa settimana. Le immagini sono, come c’era da attendersi, non molto chiare trovandosi il relitto dello yacht a 50 metri di profondità sotto una montagna d’acqua. Non sono subito comprensibili soprattutto ad un occhio attento, ma chi si intende di navi e di navigazione può meglio comprendere ciò che i militari della Marina si sono trovati di fronte. Con tutti i misteri del caso.

Prima informazione importante: i sommozzatori sono entrati all’interno dello scafo attraverso il lazzaretto, una zona che si trova sul lato sinistro della nave che conduce al garage e alla sala macchine. La scelta dei militari può stare a significare solo una cosa: che il portellone di poppa, quello che si riteneva in un primo momento la causa dell’allagamento della nave e del relativo affondamento, in realtà era chiuso. Altrimenti i sub sarebbero entrati da lì, trattandosi di un’apertura enorme e sicuramente più agevole di quella scelta per accedere allo scafo. A conferma di ciò, anche le dichiarazioni rese dal comandante dell'altra nave che si trovava in zona - la Sir Robert Baden Powell - e dalle fotografie scattate dagli ospiti di quel veliero.

Il secondo elemento utile per chiarire cosa possa aver affondato quella nave “inaffondabile” lo si vede quando i sommozzatori accedono alla sala macchine. La porta stagna era sigillata: i sub per entrare hanno dovuto forzarla con l’utilizzo di uno speciale cric e di alcuni pezzi di legno utili a tenerla aperta. La porta, in condizioni normali, ha un funzionamento elettrico: può essere azionata solo attraverso un bottone verde o, in caso di malfunzionamento, con una leva meccanica. Cosa significa? Semplice: che l’acqua in sala macchine non è entrata da quella via né dal portellone laterale che, come abbiamo visto, era chiuso. Cosa ha provocato, allora, il black-out del Perini? Cosa ha provocato lo spegnimento improvviso delle luci dello yacht durante la tempesta improvvisa?

Il terzo elemento che emerge dai video mostrati da Quarta Repubblica riguarda la leva motore, che apparentemente non sembra essere azionata. Perché l’equipaggio non ha avviato i motori con la tempesta in arrivo? Perché non ha acceso tutto e puntato la prua contro vento?

Gli interrogativi ovviamente sono infiniti. La procura di Termini Imerese, nel riserbo più totale, sta cercando di fornire alcune risposte ma non sarà semplice, almeno finché il relitto giace in fondo al mare di fronte a Porticello, costantemente pattugliato dalle motovedette delle autorità italiane. Tra le domande anche: quale tesoro portava con sé Mike Lynch, il magnate morto nel naufragio insieme alla figlia e ad altre cinque persone? I sub sembrano trovare un hard disk: sono lì dentro i segreti delle società inglesi che operavano con i servizi segreti di mezzo mondo?

Quello che bisognerà capire, insomma, non è

se l’acqua sia entrata o meno nella nave, provocandone l’affondamento. Questo è certo. Il punto è: come può essere entrata? E da dove? Se non dal portellone e neanche dalla porta stagna, cosa ha allagato la sala macchine?

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