Ancora violenze No Tav, tensioni in Val di Susa: bombe carta contro gli agenti

Val di Susa ancora come un campo di battaglia per gli attivisti della No Tav arrivati da tutta Italia e appartenenti ai collettivi universitari e studenteschi

Foto di repertorio
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Ennesima giornata di proteste in Val di Susa, dove è iniziato il Festival dell'alta felicità, che richiama in loco centinaia di attivisti No Tav da tutta Italia e non solo. A causa delle tensioni innescate dai manifestanti, le forze dell'ordine sono state costrette a chiudere un tratto dell'autostrada Torino-Bardonecchia, che si è protratta per bonificare il manto stradale ed evitare problemi agli automobilisti. Niente di nuovo o di inaspettato per gli agenti, visto che sono scene che si ripetono ogni anno, più volte, quando i No Tav decidono di salire a Venaus per poi partire in direzione dei cantieri della linea dell'alta velocità. L'obiettivo è sempre lo stesso: arrecare danni alle infrastrutture e disturbare gli agenti schierati a protezione dei cantieri.

Oggi non ha fatto eccezione e da Venaus è partita la marcia degli attivisti, che sono arrivati nei pressi del cantiere di Chiomonte e nell'area di San Didero. Qui è cominciata la battitura con grossi rami e bastoni ma è stato effettuato anche un intenso lancio di oggetti contundenti contro le forze dell'ordine, che cercavano di disperderli per evitare danni. Contro gli agenti sono state lanciate bombe carta e fuochi d'artificio, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Gli agenti erano presenti sul posto anche con telecamere di sorveglianza e telecamere aeree, che hanno ripreso alcuni manifestanti, interamente vestiti di nero e travisati, che hanno scavalcato le recinzioni. Come sempre, l'attacco ai cantieri e alla polizia è stato concertato, con i manifestanti che si sono disposti su più punti per effettuare un assalto più efficace. Dalle immagini si vede anche un gruppo di loro che ha realizzato una fionda rudimentale di lunghe dimensioni per agevolare il lancio di oggetti.

"Chi ancora pensa che non serva il pacchetto sicurezza dovrebbe fare un salto in Val Susa per rendersi conto di come la prepotenza che sfocia costantemente in violenza deve essere punita", ha dichiarato l'onorevole Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

"L'aggravante verso condotte violente contro opere strategiche e quelle di aggressione alle forze dell'ordine sono indispensabili per fermare uno stillicidio che si ripete a suon di lancio di oggetti e bombe carta", ha detto ancora il deputato, che confermato il cammino del provvedimento "per portarlo in Aula entro la pausa estiva, convinti che sia la migliore risposta a chi si macchia di una continua opera di sabotaggio e sovversione".

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