Questa Giovanni Floris ce la dovrebbe proprio spiegare. Perché l'accostamento di immagini da lui proposto ieri sera su La7 ci sembra a dir poco fuorviante. Nella più recente puntata di diMartedì, il conduttore ha infatti mostrato al pubblico il video del tragico incidente che ha provocato la morte di Ramy Elgamal, poi ha mandato in onda il filmato choc dello scippatore investito e ucciso il 9 settembre scorso a Viareggio dalla donna che aveva appena rapinato. Due casi completamente diversi, che il giornalista ha visivamente avvicinato, guardandosi però bene dall'esplicitare qualsivoglia termine di paragone (che infatti non c'è).
Floris, tuttavia, ha sollevato l'assist al suo ospite Pier Luigi Bersani con una domanda altrettanto incomprensibile."Se la mente di una persona si forma anche con le immagini che già vede, cosa le fa pensare questa vicenda?", ha chiesto. Interrogativo mal posto e, anzi, basato su premesse sbagliate. Le differenze tra i due casi accostati dal conduttore sono infatti talmente tante che non sapremmo da dove iniziare nell'elencarle. Ci limitiamo solo a evidenziare che, nel primo caso, uno scooter non aveva rispettato l'alt dei carabinieri, costringendo questi ultimi ad avviare un inseguimento a tutta velocità. Il triste epilogo di quella folle corsa è al momento oggetto di indagine. Nel secondo caso, invece, le immagini mostrano un suv che investe una persona, provocandone la morte. "Non volevo uccidere", sostiene però la donna accusata di omicidio volontario. Nel caso Ramy, invece, l'amico del giovane egiziano e un carabiniere sono indagati per omicidio stradale (altra differenza).
Avvicinare quei filmati non ha dunque senso, perché significa decontestualizzare le singole vicende e creare confusione. Peraltro, ci permettiamo di dissentire anche sulla ricostruzione dei fatti proposta dal conduttore di diMartedì in merito al caso Ramy. "La macchina arriva, davanti c'è il motorino che viene schiacchiato contro il muro", ha affermato Floris, commentando le sequenze che andavano in onda. Ma non è affatto sicuro che i fatti siano andati davvero così. Anzi, secondo la relazione della polizia locale, lo scooter non sarebbe caduto per un urto con la macchina del carabinieri, che invece "sopraggiunge in frenata". E, in ogni caso, ci sono indagini in corso per accertare le dinamiche dell'incidente.
Comprendiamo che i tempi televisivi siano spesso sincopati e che certe precisazioni abbiano bisogno di tempo, ma
proprio per questo troviamo a dir poco incauto puntellare un dibattito politico con accostamenti dati in pasto al telespettatore senza una doverosa analisi di accompagnamento. Dunque con il rischio di una strumentalizzazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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