Fuoco, ghiaccio e vento: l'Italia spaccata in due

Soltanto 1500 chilometri dividono Palermo da Milano, ma gli scenari sono completamente diversi. Da una parte il caldo africano e gli incendi hanno messo in ginocchio la Sicilia occidentale, dall'altra Milano, investita questa notte da un nubifragio

Fuoco, ghiaccio e vento: l'Italia spaccata in due
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Guardando le foto e i video sembra di essere in due punti diversi del mondo: da una parte Palermo che oggi ha toccato punte di 48 gradi, dall'altra Milano, che nella notte è stata investita da un potente nubifragio. Soltanto 1500 chilometri dividono le due città, ma la differenza è abissale.

Palermo più calda del Sahara

Nelle ultime 72 ore il capoluogo della Sicilia è stato investito da un tremendo aumento delle temperature. Un assist vincente e irrinunciabile per i piromani che hanno appiccato diversi incendi in alcune zone verdi della Sicilia occidentale. Le prime fiamme sono state viste a Monreale, all'altezza dell'abbeveratoio e del cimitero comunale. In poche ore quello che era un piccolo focolaio si è ampliato, per merito anche dello scirocco. Dopo non molto l'intero monte Caputo, polmone verde della cittadina normanna e di Palermo era in fiamme.

In città l'aria è irrespirabile, nelle zone di Palermo più vicine alla discarica di Bellolampo e a Monte Pellegrino c'è una continua e insistente puzza di bruciato. I molti turisti che in questa stagione visitano Palermo sono rimasti terrorizzati. "Siamo venuti fin qui dall'Irlanda - confessa a ilGiornale.it una turista - per ammirare le meraviglie della città araba-normanna e per fare qualche bagno nella suggestiva Mondello e nella Riserva naturale di Capogallo. Alla fine però siamo rimasti chiusi in casa per due giorni. Mai in vita nostra abbiamo visto una scena simile. ieri sera (24 luglio n.d.r) sembrava di essere all'inferno. Alloggiamo vicino Mondello e abbiamo visto tutta la montagna infuocata sembrava un vulcano".

L'emergenza non si è fermata soltanto a Palermo e alle sue province più vicine. Nelle ultime ore anche la provincia di Trapani è stata data alle fiamme dai piromani. A San Vito Lo Capo - paese che in questo periodo si riempie di turisti per le sue acqua cristalline - sono stati appiccati più incendi in diversi punti strategici, così che le fiamme potessero diffondersi con più facilità. Migliai di turisti hanno passato la notte chiusi in casa con le fiamme a poche centinaia di metri dalle loro abitazioni. Oltre 400 persone sono state evacuate e mandate nel Teatro comunale. "Scene da film horror - dice un turista sanvitese a ilGiornale.it - ero uscito con la barca per ritirare le reti e dopo poco tempo davanti a me ho visto l'inferno. L'acqua era diventata rossa perchè rifletteva le fiamme, sembrava di stare sullo Stige".

Milano dilaniata dal nubifragio

Se Palermo brucia Milano e la Lombardia sono alle prese con bombe d’acqua, vento, grandine e alberi sradicati. Il capoluogo lombardo si è risvegliato in uno scenario da campo di battaglia. Le strade, i cortili, i garage invasi da acqua frasche e detriti. Strade bloccate da alberi caduti e giardini pubblici inagibili. Tutto frutto del breve ma violento nubifragio che si è abbattuto su Milano e zona settentrionale della Brianza intorno alle quattro di notte. I vigili del fuoco stanno lavorando ininterrottamente per provare a riportare la normalità e rimuovere alberi e rottami che mandano in tilt le arterie della città.

Nessuna zona è stata risparmiata, da via Pacini zona Lambrate, passando per Bande Nere fino al parco Sempione lo scenario è il medesimo. Tronchi rovesciati e immense pozzanghere guadate da sparute moto che riescono a sgusciare il traffico completamente bloccato. Disagi per i passeggeri dei mezzi pubblici ammassati alle banchine aspettando bus e tram che non passeranno. Alberi e rami caduti hanno infatti tranciato cavi aerei dei mezzi. L’Atm, tramite i suoi canali ufficiali, ha informato che ci sono ritardi e cancellazioni per autobus, tram e filobus.

Il sindaco Beppe Sala, in un video pubblicato sul suo profilo Instagram, ha fatto il punto della situazione, dichiarando: “Abbiamo vissuto una notte insonne. Solo per dare un'idea, il vento in città ha superato i 100 chilometri all'ora, dalle quattro del mattino siamo al lavoro con i tecnici del comune sono personalmente al lavoro per coordinare le attività allo scopo di limitare i danni derivanti dal nubifragio che ha colpito la nostra città. Da subito vigili del fuoco, protezione civile e agenti sono intervenuti a fronte delle centinaia di richieste.

Ora, se le metropolitane funzionano regolarmente e discreto è il servizio dei bus, è estremamente problematica la situazione per tram e filobus". Milano, quindi, riparte con un meteo che sembra, per ora, dare un po' di respiro alla città e la provincia.

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