Qualcosa nel Nord Africa è cambiato nell'ultimo anno, con un'imponente accelerazione negli ultimi mesi. Lo dimostra il massiccio incremento delle partenze di migranti in direzione dell'Italia, in particolare dalla Tunisia e dalla Libia. È da qui che i barchini lasciano l'Africa per raggiungere l'Europa a decine a bordo di battelli sgangherati, incapaci anche solo di galleggiare. Decine di persone che diventano centinaia e poi migliaia se si considera l'insieme, se si considerano gli arrivi settimanali ma anche giornalieri. È un vero e proprio assalto quello che è in corso nel Mediterraneo, che per la legge dei grandi numeri non può che portare, purtroppo, anche morte, come testimoniano i naufragi che si susseguono insieme agli avvisi di sbarco.
Per avere una prima percezione dell'ordine di grandezza del fenomeno, scorrendo i profili social e i gruppi in cui si concentrano i migranti, i futuri tali, gli organizzatori e i loro facilitatori è impossibile non notare un aumento esponenziale degli avvisi di ricerca. Alcune pagine sembrano diventate quasi una versione social dello storico programma Rai "Chi l'ha visto". Vengono indicate caratteristiche della persona ricercata ma soprattutto, vengono date le informazioni sul convoglio sul quale è salito: data e ora di partenza, località e in alcuni casi anche il numero di persone che componeva il convoglio.
Le notizie dei naufragi, d'altronde, spesso arrivano prima da quella parte che sui nostri media e in quel momento, comprensibilmente, i familiari fanno scattare i passaparola. Succede in ogni occasione ed è accaduto anche nelle ultime ore. La notte scorsa, per esempio, un barchino di 7 metri è affondato in area Sar italiana. Quasi tutti i migranti, per l'esattezza 46, sono stati salvati dai militari della Guardia costiera. Tuttavia, stando al racconto dei migranti, ci sarebbero anche tre dispersi. Sarebbero tutti di origine subsahariana e hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle 21 di venerdì scorso e d'aver pagato 2mila dinari per la traversata. Una cifra in linea con le tariffe della maggior parte dei viaggi che partono da Sfax.
Gli sbarchi si susseguono senza soluzione di continuità ormai da giorni a Lampedusa e questo, inevitabilmente, porta un sovraffollamento dell'unico hotspot dell'isola dove, ieri mattina all'alba si era toccata quota 2.242 ospiti a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. Ma mentre Lampedusa soffre a causa della rotta tunisina, l'Italia ha anche il problema delle rotte libiche. Una di queste è presidiata dalle Ong, che hanno eletto quella tripolitania come unica rotta degna delle loro attenzioni.
La Ocean Viking, allertata da Alarm phone ha effettuato tre soccorsi in meno di 7 ore, in zona Sar maltese sotto il coordinamento delle autorità italiane, che hanno poi assegnato il porto di Civitavecchia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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