Si sarebbe introdotto nell'abitazione di Vanessa Ballan sfondando la porta, dopo non aver ricevuto risposta, per chiederle chiarimenti sulla denuncia sporta nei suoi confronti. La discussione sarebbe tuttavia degenerata: la ventiseienne avrebbe cercato ad un certo punti di ferirlo con un coltello, e lui, dopo averla disarmata, l'avrebbe colpita per difendersi. Questa la versione dei fatti, non priva di tratti surreali, che Bujar Fandaj avrebbe fornito agli inquirenti a proposito della morte della ragazza di 26 anni trucidata a coltellate a Riese Pio X (in provincia di Treviso). Un delitto avvenuto sul finire dello scorso anno, del quale il quarantenne kosovaro è ad oggi l'unico indiziato ed è finito in manette nelle scorse settimane con l'accusa di omicidio pluriaggravato. Stando a quel che riporta la testata online TrevisoToday, nelle scorse ore Fandaj avrebbe tuttavia inviato uno scritto al pubblico ministero che sta occupandosi del caso, nel quale avrebbe ripercorso gli eventi dal suo punto di vista.
"Ero andato da Vanessa per chiederle il motivo della denuncia - si legge nel documento -poi abbiamo avuto una collutazione, lei ha preso un coltello e ha cercato di ferirmi. Una volta disarmata l'ho colpita ma l'ho fatto per difendermi". La procura ipotizza invece che l'uomo, già precedentemente denunciato dalla vittima per stalking e revenge porn e accusato di ricattarla tramite dei video ripresi durante la loro intimità per ottenere altri rapporti sessuali, avrebbe saputo che Vanessa aspettava un altro figlio dal suo compagno Nicola Scapinello. A quel punto Bujar avrebbe visto tramontare definitivamente la possibilità che la donna, con cui avrebbe avuto una relazione clandestina durata circa due anni, lasciasse il partner ed andasse a vivere con lui. E il quarantenne straniero è stato quindi accusato di aver ucciso a coltellate Vanessa, dopo averla incontrata un'ultima volta.
Secondo quanto emerge dalle indagini, non ci sarebbe inoltre traccia della ferita da coltellata ad una gamba che secondo Fundaj gli avrebbe inferto Ballan. Le tracce sul corpo della ragazza sarebbero al contrario compatibili con coltellate sferrate da entrambe le lame. La versione dell'artigiano kosovaro non sembra insomma aver convinto la procura, al momento. "L'intento di Fandaj è abbastanza chiaro ed è quello di togliere di mezzo l'aggravante della premeditazione e di optare per un delitto d'impeto scaturito - spiega il procuratore Marco Martani - ma quelle dichiarazioni scritte, che per loro natura non contemplano la possibilità di fare delle domande, lasciano intatti alcuni punti di domanda.
Ad esempio il quarantenne non dice nulla sul fatto di sapere o meno che Vanessa era incinta. Le sue dichiarazioni sono vaglio dal pubblico ministero che sta svolgendo gli approfondimenti sui vari punti della memoria. Presto comunque arriveremo alla chiusura delle indagini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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