Il caso della giornalista Cecilia Sala è uno dei principali argomenti dell'attualità in Italia. La freelance si trovava in Iran con un visto di 8 giorni e sarebbe dovuta rientrare a Roma lo scorso 20 dicembre ma così non è stato e ora si trova imprigionata nei pressi di Teheran. La diplomazia è al lavoro fin dalle prime ore successive l'arresto per trovare una soluzione adeguata al caso e riportare a casa la giornalista ma, nel frattempo, non manca chi esulta. È il caso, per esempio, di Gabriele Rubini, più noto come Chef Rubio, la cui unica occupazione sembra essere quella di fare la propaganda anti-occidentale sui social.
"Lunga vita all’Iran e a chi resiste alle ingerenze imperialiste. Miracolate sioniste e spie ebree con la passione dei viaggi non dovrebbero essere compiante, ma condannate. Il sionismo è il male del mondo", ha scritto Rubio in un post pubblicato sul suo canale Telegram, seguito ormai da quasi 5mila seguaci. Dal divano della propria abitazione, nella sicurissima Italia che non sembra aver intenzione di lasciare, Rubini pontifica e accusa e, in questo caso, punta il dito contro una giornalista che, a differenza sua, ha raccontato i conflitti sul campo e non dalla propria casa con il cellulare in mano.
Rubini ha trascorso parte del suo tempo ieri pomeriggio a replicare a giornalisti e testate che nella giornata di ieri si sono espressi sui social in merito alla questione. "Hanno arrestato Cecilia Sala in Iran. Mai come in questi anni chi è contro la democrazia, da Gaza all’Ucraina, all’Iran, è contro i giornalisti", ha scritto Luca Telese sul suo profilo X, sotto il quale Rubini, ma interpellato, replica: "Finiscila con le cazzate". E ancora, sotto il messaggio di Monica Guerzoni, che ha voluto sottolineare l'importanza di riportarla il più presto possibile in Italia affinché "possa tornare a fare il suo prezioso lavoro", Rubini ha risposto: "Prezioso lavoro di propaganda antimusulmana e sionista". E si potrebbe continuare ancora, con il "mavvaffanculo" con tanto di risata rifilato al giornalista Andrea Vianello, e così via.
In alcuni messaggi, Rubini fa parallelismi tra l'arresto di Sala, avvenuto a Teheran il 19 dicembre, e quello di Mohammad Abedini, arrestato a Malpensa il 18 dicembre dietro mandato di cattura internazionale. "Parlateci di lui a Malpensa", scrive Rubini in diversi post.
E rispondendo a Nicola Fratoianni che ha pubblicato una nota per esprimere vicinanza alla giornalista, Rubini replica: "Chi fa propaganda sionista da decadi questo si becca". Risposta simile a quella pubblicata sotto un post di Paolo Berizzi: "I sinisti vanno sempre condannati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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