Mentre la sinistra e le Ong polemizzano sul naufragio accaduto in Calabria, costato la vita a decine di migranti partiti dalla Turchia, la procura di Crotone ha aperto un'indagine. Ma non nel verso che vorrebbero dalle opposizioni. Infatti, sebbene non fosse necessario ribadirlo, il procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia ai microfoni dell'Ansa ha voluto precisare: "Stiamo anche vedendo di ricostruire la catena dei soccorsi ma non ci sono indagini su questo. Stiamo ricostruendo tutti i passaggi dall'avvistamento in poi per ricostruire cosa è stato fatto e confrontarlo con quello che si doveva fare che sembra sia stato fatto. Di sicuro le condizioni del mare erano terribili".
In sostanza, il procuratore ha sottolineato che l'indagine è stata aperta sul naufragio e non sui soccorsi. Gli attacchi strumentali e polemici delle ultime ore, quindi, sono destinati a rimanere tali. L'indagine è ancora nelle fasi iniziali: "Stiamo sentendo i superstiti e poi c'è la fase della completa identificazione. Poi vedremo altri aspetti e cercheremo di ricostruire anche la catena dei soccorsi. Stamani ho parlato con il comandante generale delle Capitanerie di porto e certamente chi portava il barcone non era uno sprovveduto. Probabilmente volevano spiaggiarsi visto che viaggiavamo su una imbarcazione senza deriva". Durante la rotta, però, il peschereccio ha incontrato una secca e la violenza delle onde ha mandato in frantumi il fasciame della nave, che non ha retto all'impeto del mare.
Il procuratore ha messo in evidenza anche un'altra anomalia di questo naufragio: "Stiamo ricostruendo anche tutti i passaggi, dall'avvistamento in poi. Tra l'altro c'è anche una stranezza: dalla barca non è mai partita una richiesta di soccorso. La telefonata internazionale alla Guardia di finanza? È stata una strana triangolazione, ma dalla barca non hanno chiesto aiuto come succede sempre non appena arrivano in prossimità della costa". Il procuratore ha messo in evidenza la scarsità dei mezzi in dotazione per i soccorsi non sono sufficienti per sopportare la mole di lavoro che, soprattutto d'estate, questo tratto di costa si trova costretta a sopportare.
Capoccia ha poi evidenziato che anche con mezzi più grandi, con quelle condizioni di mare, un eventuale abbordaggio sarebbe stato estremamente rischioso, ricordando quanto avvenne nel canale di Otranto dove una unità militare tocco un barcone di migranti provocandone l'affondamento. Il procuratore di Crotone ha quindi confermato che i reati ipotizzati nell'indagine sono tre: omicidio colposo, naufragio colposo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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