Ecco i tre latitanti italiani più ricercati dopo la morte di Messina Denaro

Dopo la morte del boss mafioso, sono tre i latitanti più pericolosi ancora ricercati: Giovanni Motisi, Renato Cinquegranella e Attilio Cubeddu

Ecco i tre latitanti italiani più ricercati dopo la morte di Messina Denaro
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Nella notte tra domenica e lunedì è calato il sipario sull'ultimo stragista di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, stroncato all'età di 62 anni da una grave forma di cancro al colon. Il padrino di Castelvetrano è scomparso otto mesi dopo l'arresto che ha messo fine a trent'anni di latitanza, ma la sua cattura non è stata l'ultima tra le eccellenti.

Chi sono i principali latitanti italiani

Lo scorso aprile le forze dell'ordine hanno individuato e arrestato a Genova il boss Pasquale Bonavota, volto di spicco della 'ndrangheta di Sant'Onofrio, provincia di Vibo Valentia. In totale, negli ultimi tre anni sono stati arrestati cinque tra i criminali latitanti italiani più ricercati, attualmente nell'elenco dei fuggiaschi di “massima pericolosità” e inseriti nel Programma speciale di ricerca ci sono tre nomi: Giovanni Motisi, Renato Cinquegranella e Attilio Cubeddu.

Giovanni Motisi: l'erede di Messina Denaro

I tre latitanti più ricercati appartengono alla criminalità organizzata. Come Messina Denaro, Giovanni Motisi appartiene alla mafia siciliana. Soprannominato "u' pacchiuni" ("il grassoccio", ndr), il palermitano di 64 anni è ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di stampo mafioso ed altro, dal 2022 per strage ed altro. Deve scontare la pena dell'ergastolo e dal 10 dicembre del 1999 sono state diramate le ricerche in campo internazionale. Indicato da alcuni come il possibile erede di Messina Denaro, Motisi è segnalato come capo del mandamento Pagliarelli ed è stato tra gli uomini più vicini a Totò Riina. Secondo gli investigatori, inoltre, fu tra gli organizzatori dell’omicidio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Renato Cinquegranella: il rivale della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo

Ricercato per associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione e altri reati, Renato Cinquegranella è latitante dal 6 ottobre del 2002 e dal 2018 le ricerche sono state estese a livello internazionale. 72 anni, il camorrista della Nuova Famiglia - federazione di clan camorristici rivale della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo - è considerato l'autore dell'efferato omicidio di Giacomo Frattini, ritrovato senza testa, mani e cuore. Cinquegranella è anche accusato di aver fornito supporto alle Brigate Rosse nell'assassinio del poliziotto Antonio Ammaturo, avvenuto il 15 luglio del 1982 a Napoli.

Attilio Cubeddu: il fantasma dell'Anonima sequestri

Il terzo e ultimo latitante di "massima pericolosità" è Attilio Cubeddu, sardo di Arzana e punto di riferimento dell'Anonima sequestri.

Insieme a Graziano Mesina, il 76enne partecipò ai rapimenti degli anni Ottanta, a partire da quelli di Cesare Peruzzi, Patrizia Bauer e Giuseppe Soffiantini. Arrestato nel 1984, Cubeddu nel 1997 ottenne un permesso premio per uscire dal carcere di Badu ’e Carros e fuggì dando inizio alla sua latitanza.

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