A dispetto dei proclami di apertura e solidarietà all'Italia nella gestione dei flussi di migranti in base al principio di reciproca assistenza che dovrebbe essere alla base dell'Unione europea, l'Italia è sempre più sola nella gestione delle migliaia di irregolari che, ormai ogni giorno, arrivano sul territorio. Il nostro Paese è confine esterno europeo a meridione e dovrebbe essere interesse di tutti che questo venga presidiato e protetto ma l'incombenza, con armi spuntate, sembra ricadere solo sull'Italia. Ma non solo, perché mentre sul versante orientale a Slovenia lascia che tutti i migranti arrivino in Italia tramite la rotta balcanica, invece di gestirli, dalla parte opposta, sul versante occidentale, la Francia blocca le sue frontiere e respinge i migranti.
Nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 15 giugno 2023, 13.395 stranieri irregolari in Europa sono stati soggetti a respingimenti o trattenimenti al confine italo-francese. Numeri che segnano un aumento del 30% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati sono stati forniti dalla prefettura di Nizza, responsabile per il territorio di confine, e citati in un rapporto di Medici senza frontiere. Facendo una media, risultano respinti circa 80 migranti ogni giorno, compresi minori non accompagnati che invece dovrebbero essere posti sotto tutela. A Ventimiglia gli irregolari "restano bloccate al confine per giorni, settimane e mesi e dove individuare soluzioni strutturate per la loro tutela sembra essere sempre più complicato. Nonostante questo, l'afflusso dei migranti a Ventimiglia non è diminuito, le persone continuano ad arrivare e tentano incessantemente di oltrepassare la frontiera per raggiungere altri Paesi europei e perseguire il loro progetto migratorio".
Da parte della Francia non c'è alcun interesse nell'aprire le frontiere agli irregolari, che senza documenti vogliono spostarsi su tutto il territorio europeo mentre all'Italia viene imposto di tenere aperti i suoi confini per far entrare chiunque, sia via terra che via mare. Questa differenza di visione all'interno di una comunità che dovrebbe porre ogni Paese sullo stesso livello è alla base del collasso del sistema italiano, che oltre a doversi prendere cura delle decine di migliaia di stranieri che arrivano ogni mese, deve anche occuparsi di quelli che vengono bloccati alle frontiere dagli altri Paesi dell'Unione. I dati pubblicati dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) mostrano che 76.
325 migranti e richiedenti asilo sono arrivati via mare in Italia dal 1 gennaio al 17 luglio 2023, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Va, inoltre, considerato che la maggior parte dei richiedenti asilo non arriverà all'ottenimento dello status di rifugiato, rimanendo quindi bloccato da irregolare nel nostro Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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