Raghuram Rajan, celebre economista e già Governatore della Reserve Bank of India, ha ricevuto il prestigioso Premio Bancor 2024 per il suo contributo al pensiero economico globale. Con un discorso dal titolo Proteggere il futuro di un mondo frammentato, Rajan ha dipinto un quadro del nostro tempo e offerto una lucida analisi delle forze che minacciano l’ordine globale.
“Il mondo si sta frammentando, lentamente ma inesorabilmente,” ha osservato Rajan, riferendosi alla crescente disillusione verso la globalizzazione. Secondo l’economista, fenomeni come la crisi finanziaria globale, la pandemia, le tensioni geopolitiche e il cambiamento climatico hanno rafforzato “le forze che spingono i paesi sviluppati a erigere barriere, separandosi dagli altri.” Rajan ha quindi posto l’accento sulla responsabilità collettiva di affrontare questa sfida: “Abbiamo bisogno di coalizioni di paesi disposti a collaborare per preservare la possibilità di una futura reintegrazione globale”.
Nel suo discorso, Rajan ha individuato cinque principali cause della frammentazione globale. Tra queste, il ruolo della tecnologia e della competizione internazionale, che hanno profondamente trasformato i mercati del lavoro. “Se è vero che il commercio ha causato la perdita di molti posti di lavoro di medio livello, il vero colpevole è la tecnologia,” ha spiegato, citando l’automazione e il progresso digitale. Tuttavia, ha sottolineato che è politicamente più semplice incolpare il commercio internazionale o i migranti: “La protesta contro il cambiamento tecnologico è meno visibile, mentre il trasferimento di fabbriche all’estero o l’arrivo di immigrati sono facili bersagli per il risentimento pubblico”.
Un altro elemento centrale del suo intervento è stato il ruolo dei governi e delle élite politiche. Rajan ha criticato l’incapacità dei leader di adottare riforme coraggiose e di lungo termine, favorendo invece politiche populiste e polarizzanti. “Il populismo sfrutta le insicurezze create dal cambiamento economico e sociale, puntando il dito contro il commercio globale, le multinazionali o gli immigrati. Ma chiudere le frontiere non ci riporterà indietro a un’epoca idealizzata, né migliorerà la nostra situazione attuale”
Proposte per un futuro migliore
Nonostante il tono critico, Rajan ha offerto alcune prospettive di speranza. Ha invitato i governi a investire nella formazione continua per i lavoratori, in modo da prepararli a un’economia in rapida evoluzione: “L’adattamento al cambiamento tecnologico è una sfida difficile, ma fondamentale. Paesi come quelli scandinavi ci mostrano che il continuo aggiornamento delle competenze è possibile”(20241119 - Rajan).
Ha inoltre proposto un’agenda di riforme multilaterali per affrontare questioni globali come il cambiamento climatico e la regolamentazione del commercio. Tra le sue idee: accordi per esentare i beni verdi dal protezionismo commerciale, iniziative per migliorare il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali e una revisione delle istituzioni internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale, per renderle più rappresentative delle economie emergenti.
Rajan, nel corso di una conferenza stampa, ha analizzato la “crisi di rigetto” dei cittadini nei confronti dell’economia globale. “Penso che ci sia una crescente insoddisfazione per la globalizzazione, ma non è nuova. È cresciuta negli ultimi 25-30 anni”, ha affermato. “Il vero problema è il cambiamento tecnologico, che sta facendo scomparire i lavori della classe media” ha dichiarato Rajan, sottolineando l'importanza di preparare i lavoratori per le sfide future.
Rajan ha proseguito affermando che fermare il commercio non porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro. “Ciò che creerà posti di lavoro è preparare i lavoratori per il futuro,” ha detto, evidenziando la necessità di affrontare le sfide poste dall'innovazione tecnologica, inclusa l'intelligenza artificiale.
Le parole di Ignazio Visco
Ignazio Visco, governatore emerito della Banca d’Italia, ha celebrato Rajan nella sua laudatio, evidenziando il ruolo pionieristico dell’economista indiano nello studio della correlazione tra mercati finanziari e rischi globali. “Fin dai suoi primi studi, Rajan ha mostrato una particolare attenzione al ruolo della finanza nello sviluppo economico, analizzando con rigore i meccanismi che regolano l’intermediazione finanziaria e i rischi associati alla deregulation eccessiva,” ha dichiarato Visco.
Visco ha ricordato il contributo di Rajan durante la crisi finanziaria del 2008, citando il celebre intervento a Jackson Hole nel 2005: “Rajan aveva già messo in guardia contro i rischi crescenti legati all’innovazione finanziaria e alla propensione al rischio, sottolineando la vulnerabilità dei mercati alla mancanza di liquidità in caso di crisi”.
Un premio con radici storiche
Il Premio Bancor, istituito nel 2022 dall’Associazione Guido Carli con il patrocinio di Banca Ifis, prende il nome dall’ideale moneta sovranazionale proposta da John Maynard Keynes nel 1944. In questa edizione del Premio Bancor, è stata introdotta una nuova categoria per riconoscere figure di spicco nel giornalismo internazionale. Francine Lacqua, anchor di Bloomberg, è stata premiata per il suo impatto nel dibattito pubblico attraverso un'informazione trasparente e accurata. Federico Carli, presidente dell’associazione, ha evidenziato che “Rajan e Lacqua, con il loro lavoro, incarnano lo spirito del Bancor: una riflessione profonda sui grandi temi economici e finanziari del nostro tempo”.
“Abbiamo voluto sostenere l’Associazione Guido Carli nell’istituzione del Premio Bancor fin dalla prima edizione consapevoli - nello spirito originario di Bancor - dell’importanza di costruire momenti di confronto sui grandi temi economici e finanziari del nostro tempo e sulle sfide che abbiamo davanti. Mai come oggi sono richieste soluzioni per garantire un equilibrio macroeconomico e sociale del sistema: figure come Raghuram Rajan e Francine Lacqua, che alimentano e diffondono nuove idee in questa direzione, sono preziose e meritano di essere premiate con questo prestigioso riconoscimento”, ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis.
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