Natale, niente regali per un italiano su tre: le feste dei nuovi poveri

La crisi economica morde l'Italia e il rapporto di Coldiretti fotografa un Paese in ginocchio come mai era accaduto dal secondo dopoguerra

Natale, niente regali per un italiano su tre: le feste dei nuovi poveri

La crisi economica e l'austerity hanno inciso sulle abitudini di Natale degli italiani. Pochi regali sotto l'albero nelle case per un italiano su sei, preoccupati per il futuro. Questo è quello che emerge dall'analisi effettuata da Coldiretti/Ixè, nel quale si evidenzia che a rinunciare al tradizionale dono sono però il 23% in meno rispetto allo scorso anno segnato ancora dagli effetti della pandemia. Mediamente, chi ha fatto i regali di Natale ha speso 177 euro a testa. Trattandosi di una spesa media, Coldiretti ha sottolineato che in molti sono stati costretti a dirottare il budget dei regali per affrontare spese urgenti.

La fotografia scattata da Coldiretti mostra anche la punta dell'iceberg della situazione di disagio in Italia, dove ci sono 3 milioni di persone che nel 2022 sono state costrette a chiedere aiuto per il cibo da mangiare. I dati sono stati elaborati sulla base dei dati ottenuti sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. I dati sono piuttosto preoccupati perché delineano una crisi economica mai così grave dal dopoguerra: l'analisi di Coldiretti ha evidenziato che ci sono 600mila bambini al di sotto dei 15 anni che hanno bisogno di assistenza.

A questi bambini si aggiungono 337 mila anziani sopra i 65 anni e 687mila stranieri. Nel 2022, in conseguenza della grave crisi economica che non si è mai del tutto ripresa dopo la pandemia e che ha subito anche il contraccolpo degli effetti della guerra, ci sono i nuovi poveri, ossia chi ha perso il lavoro come piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere. Ma anche le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati. In più ci sono anche molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia Covid e dal balzo costi dell'energia con il caro bollette.

Coldiretti ha sottolineato che chi ha fatto ricorso agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari. Questa nuova forma risponde maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

Anche questo è un aspetto nuovo che emerge, presente da sempre ma ancora più negli ultimi anni, con i nuovi poveri. Ma a questo incremento di poveri fa da contraltare l'incremento della solidarietà. Secondo Coldiretti, quasi la metà degli italiani (45%) che quest'anno ha partecipato ad iniziative di beneficenza.

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