Panini rubati, cori e disprezzo per i lavoratori: così i Pro Pal hanno assaltato il fast-food di Torino

Disordini anche al Museo Nazionale del Cinema della Mole Antonelliana: "La bandiera italiana è stata strappata, alcuni muri imbrattati e il personale addetto al museo è stato oggetto di violenza"

Panini rubati, cori e disprezzo per i lavoratori: così i Pro Pal hanno assaltato il fast-food di Torino
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La piazza di Torino di questa mattina per il No Meloni Day è stato solo l'ennesimo pretesto di guerriglia urbana per i centri sociali. Lo dimostrano i quasi 20 agenti feriti, raggiunti da un ordigno al cloro che li ha intossicati, ma anche le violenze perpetrate dagli "studenti" nei confronti dei lavoratori del Museo Nazionale del Cinema, ospitato all'interno della Mole Antonelliana che hanno "occupato" e i lavoratori di Burger King, assaliti e umiliati durante uno degli assalti.

Al grido di "intifada", un gruppo di alcune decine di giovanissimi, presumibilmente minorenni, ha fatto irruzione all'interno del noto fast food del centro cittadino. Alcuni clienti che stavano pranzando sono stati costretti a scappare dal ristorante davanti all'orda di esagitati che, con bandiere della Palestina, kefiah e atteggiamento aggressivo hanno portato la protesta tra i tavoli. Addirittura salendoci sopra mentre gli ultimi clienti ancora stavano cercando di consumare il proprio pasto. "Uscite di qui, stiamo lavorando", è stata la richiesta dei dipendenti del fast-food, che hanno provato a mantenere l'ordine finché hanno potuto. Alcuni di loro si sono dovuti chiudere nelle cucine, sigillando la porta alle proprie spalle, per evitare che i facinorosi riuscissero anche a raggiungere, quindi a contaminare, la zona di preparazione del cibo.

Gli "studenti" sono stati completamente insensibili alle richieste del personale, quei lavoratori che loro dicono di difendere, e hanno anzi avuto un atteggiamento prepotente nei loro confronti. Resosi conto che non era possibile gestire il marasma, mentre i manifestanti saltavano sui tavoli e sventolavano le bandiere, il personale ha lasciato la sala in mano ai facinorosi, che non ci hanno pensato due volte hanno addirittura arraffato i panini già pronti per la vendita, preparati per i clienti che non ne hanno potuto usufruire a causa della loro irruzione. Le loro facce sono lì, scoperte, riprese nei video che circolano online: proveranno vergogna nei confronti dei loro genitori? Proveranno imbarazzo nel sapere che il mondo li ha visti umiliare dei ragazzi poco più grandi di loro che, invece di giocare ai ribelli, si stavano guadagnando onestamente la giornata?

"Non hanno rispetto per nessuno, neppure per chi lavora. Queste immagini svelano il loro vero volto. La nostra solidarietà ai tanti impiegati che, durante l’orario di lavoro, hanno dovuto subire le angherie di questi finti rivoluzionari", scrive in una nota Fratelli d'Italia a corredo di uno dei tanti video che gira sui social. I facinorosi hanno anche cercato di arrecare danni agli arredi e alle attrezzature elettroniche, prima di andare via.

La stessa violenza che hanno usato all'interno della Mole Antonelliana, come denunciato dal presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo, e dal direttore, Carlo Chatrian: "La bandiera italiana è stata strappata, alcuni muri imbrattati e il personale addetto al museo è stato oggetto di violenza. Fermo restando il diritto di testimoniare la vicinanza al dolore di chi ha sofferto e soffre, condanniamo con fermezza azioni come queste".

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