Doppio agguato a Cosenza contro i giornalisti: cosa è successo

L'aggressione a mano armata contro i giornalisti Vito Francesco Paglia di Storie Italiane e Vincenzo Rubano di Pomeriggio Cinque

Doppio agguato a Cosenza contro i giornalisti: cosa è successo
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Momenti di grandissima tensione per i giornalisti Vito Francesco Paglia di Storie Italiane e Vincenzo Rubano di Pomeriggio Cinque contro i quali sarebbero stati esplosi dei colpi di arma da fuoco. A riferire tutto durante diretta televisiva di Pomeriggio Cinque è stato il giornalista Vincenzo Rubano, inviato del programma, visibilmente scosso per quanto aveva appena subito. Gli spari sarebbero partiti mentre la troupe stava cercando di ottenere informazioni circa il caso dei fratellini maltrattati di Cosenza.

La paura in diretta tv

L'episodio nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 5 febbraio, quando i giornalisti e la troupe si trovavano a Cosenza, per la precisione nel territorio di Paola, per cercare di fare chiarezza sulla vicenda dei fratellini finiti all'ospedale Annunziata con fratture, bruciature, impronte di morsi e lesioni che hanno fatto pensare a terribili maltrattamenti subiti fra le mura domestiche.

Lo scopo era quello di incontrare il padre biologico dei bambini per ottenere delle dichiarazioni, ma proprio per questa ragione gli inviati sarebbero stati presi di mira. Mentre la troupe si stava aggirando intorno alla casa, infatti, si sono uditi dei colpi di arma da fuoco, molto probabilmente esplosi da una delle finestre dell'abitazione. Gli spari hanno subito scatenato il panico. Rubano, Paglia e i colleghi della troupe sono corsi via in fretta, trovando rifugio dietro il muro di una villetta. A quel punto hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine e sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione locale.

Dopo aver indossato i giubbotti antiproiettile, i militari hanno circondato la casa, per poi accedere all'abitazione e perquisirla. Lì, ricordiamo, vive il padre dei due bambini. Due bimbi piccolissimi di due e tre anni, ridotti in uno stato pietoso. Un caso agghiacciante sul quale le autorità locali stanno cercando di fare chiarezza, mentre la madre e la nonna, entrambe indagate per presunti maltrattamenti, sono già state allontanate dai minori.

Stando a quanto riferito, ad essere stati sparati sarebbero stati tre colpi di fucile a pallini.

Le reazioni

"In tanti anni di carriera non ricordo un episodio simile", ha commentato la conduttrice Myrta Merlino. "Un episodio gravissimo, inaudito. Noi giornalisti facciamo il nostro mestiere, che consiste nel capire, informare, raccontare e andare sul posto. Se viene minacciato un nostro collega, se viene minacciato il nostro lavoro, è grave per tutti. Non deve accadere. Fare domande non può voler dire che ti sparano addosso", ha concluso.

"Siamo molto arrabbiati e soprattutto esprimo, come conduttrice del programma, la solidarietà verso i miei inviati, gli operatori e colleghi perché hanno vissuto attimi di grande tensione e di grande paura", ha dichiarato ad AdnKronos Eleonora Daniele, conduttrice del programma di Rai 1 Storie Italiane. "Nessuno è stato ferito, l'operatore è stato sfiorato dai pallini. Una reazione, un'aggressione inaspettata quella del padre biologico di questi bambini. Noi eravamo andati lì con tranquillità e mai avremmo pensato ad una reazione del genere. Tra l'altro, come si vede anche dal video, un'aggressione che è continuata a lungo, tanto che gli inviati e l'operatore si sono dovuti fare scudo camminando vicino al muretto della casa e aspettando l'arrivo dei carabinieri che hanno subito messo in sicurezza la troupe.

Davvero tanta paura e ribadisco grande solidarietà a tutti i colleghi che erano presenti, non solo quelli della Rai. E voglio evidenziare che i nostri giornalisti i nostri inviati sul campo raccontano la verità dei fatti e rischiano la propia incolumità, la propria vita", ha concluso.

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