"Profili social oscurati". I canali dell'imam di Bologna ora inaccessibili dall'Italia

Dopo l'interrogazione al ministero dell'Interno, i profili social dell'imam di Bologna risultano essere stati oscurati in Italia

"Profili social oscurati". I canali dell'imam di Bologna ora inaccessibili dall'Italia
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L'attenzione sulle comunità islamiche dopo il 7 ottobre è inevitabilmente cresciuta. Le minacce piovute sull'Occidente, reo di essersi politicamente schierato con Israele dopo l'attacco di Hamas sono state ritenute concrete e, anche in ragione di quello, dallo scorso autunno sono stati ripristinati i controlli sui confini esterni dell'area Shengen. Insieme a questo, sono state rafforzate le misure di sicurezza interne e i centri di cultura islamica sono stati attenzionati con ancora maggiore attenzione per monitorare eventuali attività di radicalizzazione. Di questi centri in Italia ce ne sono decine e uno dei più frequentati e attivi è quello di Bologna, gestito da Zulfiqar Khan, pakistano residente in Italia da quasi 30 anni.

Nelle scorse settimane, quel centro culturale è stato al centro dell'attenzione per alcuni interventi borderline da parte dall'imam, per il quale gli onorevoli Sara Kelany e Marco Lisei, rispettivamente deputato e senatore per Fratelli d'Italia, hanno fatto un'interrogazione al ministero dell'Interno chiedendo provvedimenti. Dal Viminale è stato comunicato che l'uomo è attenzionato per le sue esternazioni sui social ma la novità è che da alcune ore i profili di Khan risultano essere state oscurate. Non vi sono comunicazioni ufficiali da parte delle autorità in merito a un loro intervento diretto sui principali canali di comunicazione, anche se non è escluso, tuttavia l'ipotesi più plausibile è che sia stato lo stesso Khan a oscurare il proprio profilo. La grande attenzione rivolta alla sua attività può averlo convinto a oscurare i profili, il personale e quello del centro, anche per evitare incursioni spiacevoli.

"La pagina del suo centro culturale Iqraa risulta essere oscurata. Peccato che non sia più visibile solo dall'Italia, ma che resti visibile dall'estero e da Vpn, e che i suoi fedeli ne siano a conoscenza, dato che continuano ad interagire", ha dichiarato Sara Kelany in una nuova nota. Le fa eco Marco Lisei: "Evidentemente l'Imam pensa che utilizzando queste scorciatoie potrà continuare a diffondere odio in maniera indisturbata, mentre è bene che sappia che la nostra attenzione non verrà mai meno nella lotta ad ogni forma di fondamentalismo ed estremismo religioso".

Inoltre, ha proseguito Kelany, "considerato che lo stesso imam aveva lanciato strali contro chi aveva osato condannare le sue parole, è assai pericoloso che oggi l'imam abbia deciso di non rendere visibile solo a certi utenti la sua pagina".

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