
“Anche alcuni compagni di questo studente mi hanno detto che è un provocatore. Evidentemente adesso vuole fare la vittima”. Queste le parole spese dalla presidente dell’Anpi Ester De Tomasi per commentare quanto accaduto lunedì all’Istituto “Carlo Volontè” di Luino. I fatti sono noti: la numero uno dell’associazione antifascista si è rivolta verso uno studente di 19 anni, reo di aver espresso la sua opinione, affermando di volerlo prendere a schiaffi. Per la precisione: “Adesso io vorrei prenderti a sberle”. A fare chiarezza è intervenuto il ragazzo, Samuel Balatri, in un video pubblicato dall’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso.
“Lo conosco come un ragazzo gentile ed educato, non come un provocatore” la precisazione in apertura della Caruso, che già lunedì era intervenuta per stigmatizzare senza mezzi termini la furia della De Tomasi. Samuel ha dunque ricostruito quanto accaduto: “Subito partono insultando e aggredendo le forze dell’ordine ritenute fasciste e colpevoli di attaccare gli studenti che non possono esprimere liberamente il proprio pensiero. Successivamente il vicepresidente dell’Anpi fa un paragone assolutamente inappropriato, dicendo: ‘Immaginate di mangiare nuggets ogni giorno e di non riuscire ad andare in bagno. Al quinto giorno riuscite ad andare in bagno, quella è la stessa sensazione di liberazione che hanno provato gli italiani dal regime fascista’. Un’espressione assolutamente da condannare per chi crede nei valori della democrazia e della libertà”. Apriti cielo.
Parole che hanno mandato su tutte le furie la De Tomasi, pronta a sfoderare le cinquine: “La presidente dell’Anpi interviene aggredendomi verbalmente, dicendo che mi avrebbe preso a sberle solo per aver espresso il mio pensiero”. Un linguaggio violento, fuori luogo, molto distante dai valori portati avanti dall’associazione rappresentata e tipiche di un clima ideologico tutt’altro che tollerante. E, come rimarcato in apertura, anziché chiedere scusa, ha puntato il dito contro il giovane. “Un provocatore” la sentenza che sa di tracotanza.
Tranchant l’assessore Caruso: “Abbiamo visto in tv Bertinotti che dice, rivolgendosi alla presidente Meloni, che le avrebbe lanciato un oggetto contundente.
Ora la presidente dell’Anpi si rivolge a uno studente, dicendo ‘ti prenderei a schiaffi’ solo perché non la pensa come lei. È passato un giorno e mezzo e c’è un silenzio assordante da parte dell’Anpi e del centrosinistra. Lascio a voi ogni giudizio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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