"Siete degli stupratori". Le femministe accusano di violenze gli antifà di Bologna

Le femministe di Bologna denunciano stupri e violenze nelle sedi dei movimenti autonomi: dopo la manifestazione sono state picchiate, perquisite e filmate dai "compagni"

"Siete degli stupratori". Le femministe accusano di violenze gli antifà di Bologna
00:00 00:00

Quanto accaduto nelle piazze italiane durante le manifestazioni per Giornata internazionale della donna è stato ampiamente documentato. Slogan contro il governo, nudità, insulti, attacchi alla polizia e quant'altro sono stati registrati. Ma quanto accaduto di notte nessuno lo sa. Ed è forse più interessante. A Bologna, così come nelle altre città, il corteo ha sfilato nel pomeriggio sotto gli occhi delle telecamere e dei testimoni ma quando è scesa la notte, parte delle femministe che era in corteo ha deciso di regolare i conti con i gruppi che, alla luce del sole, sostiene il movimento transfemminista. Invece di denunciare tutto pubblicamente, però, le femministe preferiscono continuare a usare i canali secondari, nascosti, evitando di denunciare ad alta voce, come sempre fanno, quello che, se venisse confermato, sarebbe gravissimo.

"Stanotte alcune nostre compagne hanno subito un agguato in pieno stile squadrista dalle compagne e dai compagni autonomi, baluardo dell’antifascismo bolognese, che però non riescono a fare i conti con i problemi di violenza e stupri che hanno al loro interno", si legge in una denuncia pubblicata su un sito marginale dell'antagonismo militante. Viene raccontato che tutto ha inizio quando un gruppo di femministe decide, nel buio, di "sanzionare" i luoghi di aggregazione dei collettivi antifascisti bolognesi. Le femministe, si legge, "si via Carracci, si sono accorte di essere seguite da un compagno autonomo che, con fare intimidatorio, è stato raggiunto da altri compagni". A quel punto, "le compagne si sono ritrovate braccate, spintonate, prese a pugni e schiaffi in faccia, filmate e perquisite". Viene raccontato che il gruppo delle femministe, al contrario degli autonomi, era composto da ragazze più giovani.

"Durante le interazioni sono arrivate in loro supporto altre persone, una delle quali, fomentata dal racconto che probabilmente gli autonomi gli hanno fornito, ha erroneamente colpito uno di loro. In questa occasione la loro violenza è stata tale da mandare in pronto soccorso una delle compagne", si legge ancora. Chi ha firmato la denuncia precisa che "le nostre compagne stavano denunciando quello che il movimento transfemminista bolognese non denuncia da tempo. Di fronte alle ennesime violenze, le compagne si mostrano conniventi senza prendere una reale posizione politica". Adesso, concludono, "l'ora di difenderci nei nostri stessi spazi è passata, è l’ora che ad avere paura, a provare vergogna e a non sentirsi al sicuro siano coloro che agiscono violenza".

La denuncia è grave: negli spazi degli autonomi bolognesi si perpetuerebbero violenze sessuali nel silenzio di una rete che protegge e tutela per non far emergere una condotta gravissima che stride con quella che è la posizione pubblica di questi movimenti, schierati contro il patriarcato. Che però pare sia quanto mai via vivo e vegeto nei loro ambienti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica