Se ne è andato, oggi, uno degli uomini che hanno fatto la storia dell'Italia. Silvio Berlusconi si è spento all'età di 86 anni all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo una vita sicuramente intensa. Amato da molti, biasimato da altri. Chi si aspettava, almeno nel momento della morte, un rispettoso silenzio da parte dei suoi oppositori, purtroppo si sbagliava. Trascorrono infatti poche ore dalla notizia della scomparsa dell'ex presidente del Consiglio e già cominciano le prime colate di fango.
"Non sentiremo alcuna differenza"
Fanno male, per la loro freddezza, le parole dell'ex direttore dell'Unità Furio Colombo. Nessuno si sarebbe mai atteso commozione da parte sua, visti i feroci strali lanciati negli anni contro Silvio Berlusconi, ma neppure le dichiarazioni che il giornalista ha rilasciato durante la puntata di stamani di L'Aria che tira, trasmissione in onda su La7.
Ospite di Myrta Merlino, Colombo è stato invitato a esprimersi sulla principale notizia di oggi, la scomparsa del leader di Forza Italia. Il commento del giornalista è stato glaciale. "Io non farei un bilancio dell'Italia senza Berlusconi", ha risposto, quando gli è stato chiesto come sarà il Paese senza uno degli uomini che ha contribuito alla sua storia. "Per fare il bilancio, bisogna fare quello di un'Italia con Berlusconi, e non mi pare che sia né il giorno né l'ora per ricordare, almeno dal punto di vista mio, chi era e come ha governato Silvio Berlusconi". In conclusione, prosegue Colombo:"Senza Silvio Berlusconi non sentiremo alcuna differenza, perché ciò che è accaduto, è accaduto ormai da molto tempo, senza Berlusconi. Quindi sarà molto difficile immaginare la sua assenza, in quanto questa assenza durava già da molto tempo".
"Ormai al di là della presenza di Silvio Berlusconi"
Qualcuno sente la mancanza di Berlusconi?, si è poi domandato Furio Colombo, proseguendo con il suo intervento. "Per coloro che lo hanno osteggiato con la passione e l'intenzione che intendevo metterci io in questa missione", ha aggiunto, "io credo... sì e no. Sì, perché manca un personaggio notevole, per forza fisica e psichica. No, perché oramai eravamo lontani dal periodo Berlusconiano".
"Siamo in una fase, inaugurata dalla Meloni, che ci porta assolutamente altrove.
Ero preparato a non sentire una grande solitudine in mancanza di Berlusconi. L'evento, nella sua tragicità e nel dolore che porta a coloro a cui lo porta... io credo che eravamo ormai al di là della presenza di Silvio Berlusconi un bel po' prima di questi giorni", ha concluso.
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