Traffico in tilt a Bologna, giudice convalida il fermo per gli attivisti di Ultima Generazione

Il gip ha convalidato il fermo per tre attivisti di Ultima Generazione, per i reati di violenza privata aggravata e danneggiamento (disponendo due divieti di dimora e un obbligo di firma). Il processo inizia il 30 novembre

Il blocco del traffico causato da Ultima Generazione a Bologna
Il blocco del traffico causato da Ultima Generazione a Bologna
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Avevano paralizzato il traffico, bloccando una delle principali arterie stradali di Bologna e incollandosi le mani all'asfalto. A seguito dell'episodio, erano stati fermati dalla Digos. E nelle scorse ore, è stato convalidato il fermo per i reati di violenza privata aggravata e il danneggiamento. Questa, stando a quanto riporta stamani il quotidiano Il Resto del Carlino, la decisione adottata dal giudice nei confronti di tre attivisti di Ultima Generazione, che ha disposto il divieto di dimora in città per due di loro e l'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria per il terzo. Tutti e tre sono poi stati rilasciati, in attesa del processo si terrà il prossimo 30 novembre. Non verrà però contestata loro l'interruzione di pubblico servizio, diversamente da quanto ipotizzato in un primo momento. Sulla pagina Instagram di Ultima Generazione, gli ambientalisti hanno commentato il verdetto in una delle "stories", lanciando una campagna di raccolta fondi.

"Con disobbedienza civile accettiamo le pene corrispondenti al reato commesso - la loro posizione - ma qui si tratta di una reazione spropositata. Per questo motivo abbiamo bisogno di una buona difesa legale". Del resto, la loro azione aveva causato non pochi disagi agli automobilisti, qualche giorno fa. Per riaprire il traffico anche sulla corsia di sorpasso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco che, con martello, scalpello e tanta pazienza, hanno staccato i due ragazzi che si erano coperti le mani con cemento a presa rapida, ancorandosi al terreno. I due erano poi stati presi in carico dal 118 e portati al pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore. Episodi del genere stanno verificandosi con una certa frequenza in tutta Italia e anche per questo la Lega ha presentato alla Camera una proposta di legge che porterebbe all'arresto in flagranza e al daspo urbano, per chi blocca il traffico.

Tornando al "caso bolognese", tre eco-attivisti erano poi stati fermati dalla Digos, ma le proteste di Ultima Generazione si sono spostate all'esterno del tribunale durante l'udienza di convalida del fermo: i compagni dei tre fermati avevano infatti organizzato un presidio, srotolando il "solito" striscione che chiede l'istituzione di un "fondo riparazione" da 20 miliardi di euro. E dopo il provvedimento del giudice, hanno manifestato solidarietà ai tre fermati. "Silvia, Ettore e Mida hanno ricevuto misure cautelari.

Ma continuano a sorridere - hanno commentato sui social gli eco-attivisti, in una nota dai tratti surreali - hanno di essere dalla parte giusta della storia. Siamo felici perché sta funzionando e non ci fermeremo, perché le alluvioni non si fermano. E le persone non smettono di perdere la casa".

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