«Nel 2014 l’impianto per i rifiuti». Ma non si sa neppure quale

«Nel 2014 l’impianto per i rifiuti». Ma non si sa neppure quale

Ultime notizie sul fronte dei rifiuti: il Comune non ha ancora deciso se a Scarpino sarà costruito un termovalorizzatore, un gassificatore o qualcos'altro, ma garantisce che il nuovo impianto entrerà in funzione a metà del 2014. In fondo, che cosa sono sei anni rispetto all'eternità? Nulla. Soprattutto per chi da decenni aspetta che sia realizzata la famosa strada per Scarpino e ogni giorno si vede passare sotto il naso i camion che smaltiscono la rumenta dei genovesi nella discarica. Per ora bisogna accontentarsi delle rassicuranti (?) parole del sindaco Marta Vincenzi («Non rischiamo Napoli») e della nomina di una commissione di sette saggi il cui compito sarà proprio quello di scegliere, entro sei mesi, la soluzione migliore per Genova: termovalorizzatore, gassificatore o impianto a freddo. Ieri è stata finalmente approvata la delibera di giunta con cui si costituisce la commissione tecnico-scientifica: sette esperti indicati da Regione, Provincia, Comune, Amiu, Università, commissione Ambiente e Territorio del Consiglio comunale, municipi Valpolcevera e Medio Ponente. Le valutazioni dei «magnifici sette» (Vincenzi dixit) saranno fondamentali ai fini della realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici e di un altro per il compostaggio dei residui della raccolta differenziata. Sulla base della relazione stilata dagli esperti, verrà dato incarico ad Amiu di predisporre il bando di gara e le procedure per l'affidamento del progetto e la realizzazione dei due impianti. Che vedranno la luce solo dopo la costruzione della nuova strada per Scarpino. Nel cronoprogramma tracciato da Tursi è questa la prima scadenza da rispettare: «Entro gennaio 2009 - assicura l'assessore al ciclo dei rifiuti Carlo Senesi - è previsto l'avvio dei lavori che si concluderanno dopo due anni e mezzo, compreso il tratto di strada che permetterà di evitare il centro abitato». Seconda tappa: gara e progettazione dell'impianto per il trattamento dei residui post raccolta differenziata. Dovrebbe entrare in funzione a metà 2012, ma non si sa ancora dove. Due anni dopo è prevista l'entrata in funzione del nuovo inceneritore o gassificatore a Scarpino. Dipendesse da Senesi si farebbe il gassificatore: «Perché - spiega - esistono impianti più moderni del termovalorizzatore e le norme sulla differenziata suggeriscono soluzioni diverse, come quelle già adottate a Roma e presto anche a Milano». Oggi a Genova, però, la percentuale di raccolta differenziata è ferma al 18 per cento, in base agli obiettivi fissati dal decreto legislativo 152 del 2006 dovrà salire al 45 entro il 2008 e al 65 per cento per il 2012.

Ma non c'è pericolo di un'altra Napoli. L'assessore ne è certo: «Anche mantenendo l'attuale livello di raccolta differenziata - annota -, la discarica di Scarpino andrà ad esaurimento solo nel 2017». Ora siamo più tranquilli.

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