Una ne fa, cento ne pensa: Marco Palmieri, fondatore, presidente e amministratore delegato della Piquadro Spa, azienda leader nel settore della pelletteria di lusso, dorme poco, riflette molto, osserva il mondo ma non sta a guardare. E lancia il suo grido ribelle non appena intuisce la ragione per cui la vita val la pena di essere vissuta: creare. L'ultima folgorazione? Si chiama Piquadro MyStartup Funding Program, un progetto che promuove l'innovazione e l'intraprendenza premiando le migliori idee di business nel settore della tecnologia applicata all'industria della valigeria e dell'accessorio moda. L'impresa giudicata più meritevole si aggiudicherà una somma di 100.000 euro e un percorso di accelerazione in Silicon Valley con l'obiettivo della formazione oltre che del finanziamento. Insomma carta bianca ai sogni rivoluzionari e alle idee più coraggiose. «Solo chi non accetta ciò che appare scontato, può definirsi un vero innovatore recita provocatoriamente la campagna di comunicazione internazionale già on air che supporta il progetto. La scadenza per la presentazione della domanda (info sul sito www.piquadro.com/mystartup) è il 30 settembre 2017 ed entro la fine dell'anno la giuria decreterà, durante la giornata di assegnazione del premio, i vincitori tra i cinque progetti più promettenti. Le cinque start up invitate alla finale avranno dieci minuti di tempo per spiegare e motivare la propria idea di business. Su questa iniziativa ecco cosa racconta Marco Palmieri.
Cosa le è venuto in mente questa volta?
«Ho sempre creduto nel potere delle idee e il progetto MyStartup Funding Program vuol essere un incoraggiamento a credere nelle sfide più difficili con l'obiettivo di stimolare l'innovazione e sviluppare le iniziative imprenditoriali meritevoli».
Da quale riflessione è partito?
«Il mondo sta cambiando così velocemente che ogni tanto mi chiedo: qual è l'innovazione a cui non ho pensato e che mi farà chiudere l'azienda? Ogni imprenditore che si rispetti deve avere il coraggio di farsi spesso questa domanda. Per questo ha scelto un programma di open innovation? È un concetto americano ovvero un approccio innovativo allo sviluppo del prodotto che supera una strategia praticata fino a poco tempo fa quando le grandi società compravano tutte le tecnologie simili per timore di rimanere indietro e di non essere al passo con il nuovo».
Per far questo ci vuole passione o competenza?
«Le passioni sono più forti delle competenze e per questo i giovani sono capaci di pensare davvero il nuovo. Ma ci vogliono anche competenza e denaro».
In concreto cosa succede?
«La nostra è un'operazione di attrazione di nuove idee attraverso un bando. Entro fine settembre faremo un pitch, ovvero la presentazione dei cinque migliori progetti di start upper, uno o due dei quali andranno nella Silicon Valley per l'accelerazione».
Com'è l'attuale situazione di mercato?
«Il mercato è perfetto: tutti sanno esattamente dove acquistare un prodotto al prezzo più conveniente. Per questo c'è una grande pressione sul pricing».
Cosa si fa per vendere in una situazione cosi?
«Si prega tantissimo (e sorride, ndr) e poi si lavora molto sulla verità del prodotto. I nostri sono diversi da tutti gli altri realizzati industrialmente e costruiti con materiali discutibili. Il consumatore lo sa».
Insomma siete fuori dal coro
«Questa è la ragione per cui si fa più fatica ad affermarsi su tanti mercati. Comunque abbiamo una bella stabilità in fatto di crescita e di fatturati. Vogliamo fare prodotti che abbiano una magia».
Qual è la magia di Piquadro?
«Sapere che il suo pubblico vuole qualcosa di speciale».
Qual è il best
seller dal tocco magico?«Sicuramente la cartella da lavoro modello 1068 con due enormi tasconi: la produciamo dal 1997 ma la sua magia non cambia mai. Ne abbiamo venduti milioni di pezzi. Un prodotto che ha un'anima».
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