ROMA - C'era una volta l'esodo, quel lungo serpentone di auto stracariche di uomini e oggetti che, in concomitanza con la chiusura delle grandi fabbriche, si spostavano da una parte all'altra d'Italia per la villeggiatura: un rito che si è mantenuto immutabile per decenni ogni primo fine settimana di agosto. E che, forse, nel 2011 è definitivamente tramontato.
Il dato che emerge dal secondo fine settimana indicato dagli esperti con il bollino nero, vale a dire "situazione critica" sulle strade e le autostrade italiane, è chiaro e conferma quanto si era già intuito la settimana scorsa: quest'anno non c'è stato il tanto paventato esodo. E non c'è stata la paralisi del traffico, con il solito seguito di polemiche, accuse, rimpallo di responsabilità.
Colpa della crisi o merito delle "partenze intelligenti" e degli italiani che finalmente hanno capito che è meglio ritardare o anticipare di qualche ora la vacanza piuttosto che passare ore incolonnati sotto il sole? Colpa degli scossoni delle borse o merito della pianificazione e degli interventi fatti sulle reti autostradali? Probabilmente di entrambe le cose. «Quest'anno a causa della crisi - dice l'Osservatorio di Milano - gli italiani faranno in media 8-9 giorni in meno di vacanza e spenderanno circa 200 euro a persona in meno. Ma è anche vero che hanno messo in atto le vacanze intelligenti, spalmando le partenze sulle 24 ore dal 29 luglio ad oggi».
Senza contare che da qualche anno a questa parte gli italiani sembrano aver cambiato qualcosa nel modo di trascorrere le vacanze, avvicinandosi sempre più agli altri paesi europei: soggiorni più corti e ferie "spezzettate", distribuite tra giugno e settembre, e fine della paura di trovare le città "chiuse per ferie". Basta vedere i parcheggi dei centri commerciali, anche oggi affollati, per rendersene conto.
Inoltre, sono sempre di più i cittadini che abbandonano l'auto e scelgono il treno, l'aereo o la nave per andare in vacanza, come dimostrano i numeri: un milione di passeggeri nelle ultime 48 ore nelle stazioni italiane, nuovo record di transiti a Fiumicino, con oltre 400mila persone passate nell'aeroporto romano da venerdì, 150mila soltanto nella giornata di oggi, traghetti sold out.
E così niente più file chilometriche, niente maxi ingorghi, niente paralisi della rete autostradale. Certo, erano pur sempre 10 milioni i veicoli in circolazione e non sono mancate le code e i rallentamenti, soprattutto sulle solite direttrici sempre affollate: l'A14 tra Bologna e la Riviera romagnola, l'A3 Salerno-Reggio Calabria (ieri sono transitati 78mila veicoli, il 7% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso), l'A4 verso la Slovenia e la Croazia. Ma nel complesso tutto è filato liscio e gli unici problemi sono stati dovuti a piccoli incidenti, fisiologici in un fine settimana così affollato.
Come quello che si è verificato sulla A14 tra Ortona e Lanciano: un anziano di 85 anni che non si è accorto dei rallentamenti ha tamponato l'auto che lo precedeva. Lui è morto, mentre la moglie ottantaquattrenne è rimasta ferita.
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