Niente intesa tra Mosley e team E la Ferrari fa causa alla Fia

Fumata nera nell'incontro tra il presidente della Fia e le scuderie del mondiale di Formula 1 sul tetto al budget. Mosley: "Il Cavallino non se ne andrà". Maranello avvia un'azione legale

Niente intesa tra Mosley e team 
E la Ferrari fa causa alla Fia

Londra - Fumata nera sul futuro della Formula 1. Nessun accordo tra la Federazione internazionale dell’automobile e i team nell’incontro di oggi a Heathrow. La Fia ha rifiutato di fare un passo indietro sulle regole che entreranno in vigore dal prossimo anno, tra cui il contestato tetto di spesa di 45 milioni di euro. Mosley ha anche detto, al termine dell'incontro, che la Ferrari ha avviato in Francia un'azione legale contro la Fia per bloccare le nuove regole, sostenendo che l’introduzione sarebbe una rottura unilaterale del veto dei team. In chiusura di meeting anche Bernie Ecclestone si era unito alla discussione, cercando quella che alla vigilia sembrava essere l’ultimo appello per evitare la rottura.

Mosley, linea dura Ma nel tardo pomeriggio, al termine dell’incontro tra la Fota e i vertici della Fia, la doccia gelata: Max Mosley si è presentato davanti ai taccuini per ribadire la linea della fermezza. Il prossimo anno solo le scuderie che si adegueranno i nuovi limiti economici di spesa potranno competere al Mondiale: chi non rispetterà le nuove regole subirà «severe sanzioni». «Questo nuovo regolamento Montezemolo lo conosce da tempo - le parole di Mosley -. È necessario per portare nuovi team in Formuna Uno, non per allontanarne. Comunque la vita va avanti, così come la Formuna Uno, anche senza la Ferrari. Personalmente mi dispiacerebbe se non accettassero il nuovo piano».

"La Ferrari? Ci sarà" Alla domanda se vede le Rosse in griglia di partenza nel primo Gp del 2010, Mosley si è detto più che ottimista. «Credo che al 95% le Ferrari ci saranno. Certo, l’annnuncio non arriverà nei prossimi due o tre giorni». Parole che lasciano intendere che la partita non è ancora chiusa.

Il Cavallino fa causa Anche perchè la Ferrari non ha intenzione di arrendersi e agirà in tribunale contro quella che reputa una rottura di un accordo legale tra la stessa scuderia di Maranello e la Fia. Un’iniziativa che ha raccolto il sostegno di John Howett, presidente della Toyota nonchè vice-presidente della Fota. «Sono a conoscenza della mossa della Ferrari, non posso che esprimere il mio sostegno», le parole di Howett. Stefano Domenicali, in rappresentanza della Ferrari, non ha chiuso la porta a nuovi possibili colpi di scena. «La Fota ha dimostrato una grande unità di intenti - le parole di Domenicali -. I tempi sono stretti ma stiamo lavorando per trovare una soluzione che rispetti determinati principi che ci paiono indispensabili. Il tetto di budget è solo uno degli argomenti affrontati, abbiamo parlato anche di altro come la governance».

Udienza a Parigi il 19 maggio La Ferrari si è rivolta all’Alta Corte di Parigi per tentare di bloccare l’entrata in vigore del nuovo regolamento del Mondiale di Formula 1 del prossimo anno. La notizia, anticipata dal presidente della Fia Max Mosley dopo l’incontro, è stata confermata da fonti giudiziarie e dagli avvocati della scuderia di Maranello. L’udienza avrà luogo martedì 19 maggio alle 16. La Ferrari, come ha spiegato uno dei suoi legali, Emmanuel Gaillard, ha scelto la procedura d’urgenza tenendo conto della prossimità della scadenza per le iscrizioni alla prossima stagione.

«Bisogna iscriversi tra il 22 e il 29 maggio - ha detto il legale - e dunque per accettare questo regolamento, oppure per prendere atto che il regolamento non è conforme agli accordi presi con la Ferrari. Non avevamo altra scelta».

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