Oslo - La Norvegia accusa il premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, noto come il "banchiere dei poveri", di aver trasferito 40 milioni di sterline (oltre 47 milioni di euro) donati alla sua banca, Grameen Bank, a un’altra azienda, senza informare o chiedere l’autorizzazione di Oslo. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 1996 e il 1998, ma sono emersi negli ultimi giorni dopo la messa in onda sulla tv norvegese di un documentario sul microcredito.
Le lettere inviate a Yunus Il regista ha mostrato le lettere inviate a Yunus, in cui emerge la rabbia dell’Ambasciata di Oslo a Dacca per un’operazione che il Premio Nobel giustificò come fiscale. Sebbene non ci siano sospetti di eventuali frodi, un ministro norvegese ha definito "inaccettabile" che i soldi siano stati usati per motivi diversi da quelli per cui erano stati donati. Secondo quanto riferito oggi dal Times, Yunus restituì 17,6 milioni di sterline (circa 20 milioni di euro), mentre il resto dei fondi venne usato per sostenere diverse cause sociali, tra cui gli aiuti alle vittime dei cicloni.
La spiegazione della Grameen Bank In un comunicato, la Grameen Bank ha fatto sapere che fornirà una spiegazione esauriente "il prima possibile".
Da parte sua, il Presidente del Comitato per il Nobel per la pace, Geir Lundestad, non ha voluto commentare, affermando che "il Comitato ha esaminato a fondo la Grameen Bank e Yunus prima di assegnargli il Nobel per la pace nel 2006, e abbiamo usato molti analisti internazionali e norvegesi per avere il maggior numero di informazioni possibili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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