
Tommy Cash, con Espresso macchiato lo sa di aver fatto arrabbiare tanti italiani vero?
«Non me lo aspettavo e certamente non era mia intenzione, dopotutto chiunque beve caffè» (sorride, ndr).
Sì ma nel testo ci sono versi come «sto sudando come un mafioso» oppure «la vita è come gli spaghetti» che giocano con i luoghi comuni.
«Noi non avremmo mai immaginato che cosa sarebbe successo, ma di certo non avevo brutte intenzioni».
Però perché paragonare la vita agli spaghetti?
«Perché all'inizio sono rigidi, poi diventano morbidi e flessibili. Quindi sono duri finché non li cucini. Però io so cucinare la pasta, eh».
Perché non prendere in giro altri paesi, magari la Russia?
«Ma no, i russi lasciamoli stare».
Tommy Cash è alto e asciutto, ha baffetti neri e calzini bianchi e sul suo abito blu estoril spicca una cravatta vermiglio che gli arriva a metà gamba. Estone di Tallinn, classe 1991 e modi garbati, si definisce etnicamente russo ma ha origini ucraine e kazake e fino a poche settimane fa in Italia nessuno conosceva le provocazioni di questo rapper (nonostante le collaborazioni con Charlie XCX e Diplo). Poi è arrivato il brano Espresso macchiato, una marcetta che mescola abusatissimi stereotipi alla «pasta, pizza e mandolino» con la nostra macchia nera più conosciuta, ossia la mafia. E così un brano lieve e innocuo, che avrebbe potuto fare da colonna sonora a Vacanze a Ischia del 1957 con Vittorio De Sica e Peppino De Filippo, con quella pronuncia grossolana da turista straniero al mare, è diventato un caso, con tanto di grandi numeri in classifica perché l'Espresso macchiato di Tommy Cash è diventato numero uno della Viral 50 italiana di Spotify con quasi ventimila creazioni e oltre 32 milioni di visualizzazioni su TikTok. Un tipico caso moderno, con commenti e risate social e indignazione su tanti altri media, insomma il combo perfetto per fare successo oggidì. E Tomas Tammemets detto Tommy Cash se lo gode, questo successo, con l'aria stranita di chi manco se lo aspettava.
Ma perché proprio una canzone in italiano?
«Ho festeggiato il mio compleanno a Firenze e poi sono stato con la mia ragazza a Capri. Alla fine la canzone è nata così».
Però è diventata virale.
«Beh, lo capisci quando leggi gli articoli su The Guardian o persino sul New York Times, anche la Bbc se ne è occupata».
Non sempre in modo positivo.
«Però su TikTok c'è solo amore per il mio brano. In poche parole, la gente l'ha capito, i media no».
Ora vedremo come reagirà l'Eurovision Song Contest di Basilea dal 13 al 17 maggio, dove Espresso macchiato rappresenterà l'Estonia.
«L'Eurovision non è una gara giusta».
Detta così, sembra una critica.
«Ma no, intendo dire che è nata come una manifestazione canora, ma poi entrano in gioco tanti altri elementi: chi sei, da quale Paese vieni, come ti vesti, il tipo di performance che fai».
La sua come sarà?
«Resterò con i piedi per terra. Di sicuro durante il mio show non ci saranno tazzine di caffè che volano».
A Basilea incrocerà Lucio Corsi.
«La sua è una bella canzone con belle parole, ma forse non prende il pubblico. Lui è così calmo... Mi piace la sua purezza. Io rispetto tutti ma ovviamente sono concentrato soltanto su di me».
Ci sarà anche Gabry Ponte con Tutta l'Italia che però gioca per San Marino.
«Abbiamo entrambi l'idea di Italia nelle nostre canzoni, ma penso che per il pubblico sarà più difficile votare un deejay che sul palco è meno visibile. Per me il suo brano non ha lo stesso impatto di Espresso macchiato».
Quindi?
«Io voglio vincere, la mia è la canzone più bella. Tutti amano Espresso macchiato» (sorride, ndr).
Quindi tornerà in Italia, si dice sarà al Nameless Festival vicino al Lago di Como.
«Sì in estate sarò in qualche festival».
Magari si
esibirà con Tony Effe, che ha incontrato qualche giorno fa qui a Milano.«Tony è un nice guy, un bravo ragazzo, mi piace il suo Damme 'na mano, abbiamo parlato solo della sua apparizione a Sanremo e di nient'altro».
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