Non sono bastati Cristiano Ronaldo, Sergej Milinkovic Savic, Karim Benzema e Kalidou Koulibaly. Agli spettatori italiani, nonostante l'attrattiva dei numeri spettacolari dei grandi campioni comprati a suon di petrodollari, non interessa seguire le partite della Lega dell'Arabia Saudita (Roshn Saudi League) che tanto scompiglio sta gettando nel mondo del calcio.
Il responso dell'Auditel, per le prime quattro partite trasmesse su La7 e La7d, è stato chiaro: ascolti che sono oscillati tra i 50mila e i 150mila spettatori (numeri da piccoli canali tematici) con uno share quasi sempre sotto il 2 per cento. Significa, ovviamente, un risultato molto basso per la rete del patron Urbano Cairo, considerando le medie abituali del canale, anche se i match vengono relegati su La7 in seconda serata (in prime time su La7d), perché non possono certo andare al posto dell'informazione di prima serata. Comunque, non è che i vertici dell'emittente si strappino i capelli: i diritti per la trasmissione del campionato (una partita, la migliore, ogni settimana) sono costati pochissimo, una cifra irrisoria rispetto al volume d'affari che gira intorno alla Lega italiana: si vocifera - ma i dati non vengono confermati dall'azienda - circa 250mila euro l'anno per due anni, insomma mezzo milione. Sta di fatto che l'operazione - pensata proprio per via delle stelle internazionali che hanno preso il volo per quei campi molto caldi - non ha sortito l'effetto desiderato.
L'acquisto dei diritti tv era stato annunciato da La7 a inizio agosto: un accordo con la Lega saudita per i prossimi due anni. Tante altre tv di tutto il mondo (e, da noi, anche il canale Sportitalia) hanno fatto lo stesso ragionamento. Ma ora che la nuova stagione televisiva - a La7 tutta basata sull'informazione - entra nel vivo, non si punterà di certo sulle partite: la prossima è domani.
Difficilmente nelle prossime settimane ci potrà essere un miglioramento dei dati, anche mettendo in conto la variazione del pubblico post ferie. Probabilmente, nonostante i tanti ottimi giocatori presenti, quel campionato resta di scarso appeal per gli appassionati di calcio i quali, comunque, fanno indigestione di quelli italiani ed europei. In ogni caso, un esperimento, a basso costo, che può risultare di successo o meno come tanti altri in televisione.
Per la precisione, ecco i dati Auditel, riferiti ai risultati di ascolto sulla La7 in seconda serata (su La7d sono minimi). La prima partita del 14 agosto Al Ettifaq-Al Nassr ha registrato un netto di 64mila spettatori per l'1,41 per cento di share. La seconda del 18 agosto Al Nassr-Al Taawoun un netto di 92mila spettatori con l'1,98 per cento. La terza del 24 agosto ha avuto un po' più di interesse: Al Riyadh-Al Itihad è stata seguita da 154mila spettatori e il 2,1 per cento.
Quella del 28 agosto, Al Hilal-Al Ettifaq, si è fermata a 52mila con l'1,17 per cento. L'ultima del primo settembre, Al Ittihad-Al Hilal, ha totalizzato un netto di 99mila, superando la soglia del due per cento: 2,16 per cento.
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