Nove consiglieri si dimettono, cade il Comune

Fra i «golpisti» anche esponenti della maggioranza di centrodestra Un commissario prefettizio fino al voto nel 2006

Nove consiglieri si dimettono,  cade il Comune

Federico Marchi

Nove consiglieri si dimettono e il sindaco cade con tutta la maggioranza. È accaduto ieri a Diano Marina. Due anni non certo monotoni, quelli in Provincia d’Imperia. Basti pensare alla dura battaglia che a Sanremo ha portato il centrosinistra alla guida del Comune, con successivi contrasti interni e tentativi di golpe. Vallecrosia è poi sempre in bilico tra crisi di maggioranza e pace apparente. A Perinaldo è caduto il Comune perché una vecchia sentenza ha dichiarato il sindaco ineleggibile al momento della vittoria. E a Prelà il sindaco si è dimesso, arresosi all’irrisolto problema della siccità estiva.
Adesso anche a Diano Marina arriverà un commissario prefettizio che traghetterà il Comune fino alle elezioni del 2006. Questa volta però sono state le dimissioni in massa di 9 consiglieri comunali su 17 a decretare la fine dell’amministrazione del sindaco Angelo Basso di Forza Italia. Come doveva accadere a Sanremo, ma a parti inverse, trattasi di golpe. Tra i 9 dimissionari, oltre ai 4 di minoranza ne figurano infatti anche 3 di Forza Italia e 2 di An.
La presa di posizione è stata motivata con la volontà del sindaco di riconfermare il consiglio di amministrazione dell’azienda comunale che si occupa del porto e delle spiagge, la «Gestione Municipale Spa». «Questo vuol dire che non mi sono venduto per una poltrona - dice Basso -. Non ho ceduto a ricatti e ho preferito dare riconoscimento a un Cda che ha lavorato bene». Diversa l’opinione di Marco Greco, consigliere dimissionario di An, fino all’anno scorso assessore al Turismo: «Il sindaco con noi non ha voluto più instaurare alcun dialogo, escludendoci dal cda. Era impossibile continuare a essere un nulla all’interno della maggioranza. La nostra posizione è condivisa dalla segreteria di An». La rottura politica si ripercuoterà sugli equilibri in vista delle elezioni del prossimo anno, quando Diano sarebbe comunque dovuta andare al voto per scadenza naturale. «È certo che il prossimo anno mi ricandiderò» annuncia Basso. «Se non c’è stato dialogo su un problema singolo figuriamoci su un programma intero» ribatte An.

Forza Italia non ha ancora espresso una posizione ufficiale. «Ci riuniremo e cercheremo di capire cosa è successo per prendere i provvedimenti del caso» commenta il commissario provinciale Luigino Dellerba. Ma il nodo candidature è già partito.

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