Nucleare, la Svizzera dice no a nuove centrali

Il governo svizzero ha raccomandato al Parlamento confederale di rinunciare a sostituire le centrali nucleari una volta che queste avranno esaurito la loro vita operativa intorno al 2034. La valutazione dell’esecutivo avrà la funzione di "parere" per il Parlamento, cui spetta la decisione definitiva che sarà presa a metà giugno

Nucleare, la Svizzera dice no a nuove centrali

Berna - Era grande l'attesa, in Svizzera, per la decisione del governo sul futuro dell'energia nucleare. Alla fine l'esecutivo ha raccomandato al Parlamento confederale di rinunciare a sostituire le centrali nucleari una volta che queste avranno esaurito la loro vita operativa intorno al 2034.

Grande dibattito I sette membri dell’esecutivo dovevano scegliere tra tre diverse opzioni energetiche, tenendo conto che l’opposizione all’atomo, come in altri Paesi, è molto aumentata dopo l’incidente di Fukushima.

La situazione In Svizzera attualmente sono in funzione cinque reattori nucleari. Il Consiglio Federale doveva decidere se mantenere i siti esistenti con un’eventuale sostituzione delle tre centrali più vetuste, la non sostituzione delle centrali alla fine del loro periodo di vita, o ancora una chiusura anticipata delle centrali.

La valutazione dell’esecutivo avrà la funzione di "parere" per il Parlamento, cui spetta la decisione definitiva che verrà presa a metà giugno. Domenica scorsa circa 20mila persone hanno manifestato contro il nucleare davanti alla centrale di Beznau, la più vecchia della Confederazione. 

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