Nuovi accertamenti sulla scomparsa di Denise: e martedì si apre il processo

Si sta cercando di verificare se la bimba rapita sia stata tenuta in un casolare del Palermitano nella disponibilità di Anna Corona. La donna è la mamma di Jessica Pulizzi, la sorellastra della bambina, sinora unica imputata per il sequestro della piccola

Puntano ancora sulla pista familiare i nuovi accertamenti della magistratura che indaga sulla scomparsa di Denise Pipitone. A sei anni dalla sparizione della bimba, rapita l'1 settembre del 2004 mentre giocava, a Mazara del Vallo, di fronte alla casa della nonna, e alla vigilia dell'inizio del processo, che vede imputati la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, per sequestro di persona, e il suo fidanzato dell'epoca, Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni al pm, si scava su un terzo personaggio che, per gli inquirenti, potrebbe avere avuto un ruolo nella sparizione della piccola: Anna Corona, la mamma di Jessica, la donna che Pietro Pulizzi, il padre naturale di Denise, ha tradito intrecciando una relazione con Piera Maggio, la mamma della piccola rapita.
Sabato in provincia di Palermo, a Villagrazia di Carini, si è svolto un incidente probatorio in un vecchio casolare, semidistrutto ma ancora in piedi. L'immobile, nella disponibilità della signora Corona, secondo gli inquirenti potrebbe avere ospitato Denise subito dopo il sequestro. Non solo. L'avvocato Giacomo Frazzitta, il legale della mamma di Denise, ha prodotto le mappe catastali di altri cinque immobili sempre della stessa zona, tra Villagrazia di Carini e Carini, che sarebbero sempre nella disponibilità di Anna Corona. Sarà inoltre effettuata una perizia sui tracciati del cellulare della signora, per capire quali spostamenti ci sono stati dalla notte del 2 settembre in poi. L'incarico per la perizia sarà affidato il prossimo 18 marzo.
L'indirizzo delle indagini è chiaro. Si pensa che l'unica imputata, Jessica, che all'epoca del sequestro era una ragazzina di 17 anni e che avrebbe portato via Denise per "punire" la mamma della piccola, Piera Maggio, considerata l'artefice della fine del matrimonio dei suoi genitori, non possa avere fatto tutto da sola. E che possa avere avuto un sostegno proprio in ambito familiare. Di qui l'indagine anche sulla mamma. Anna Corona, intervistata dalla trasmissione di Rete4 «Quarto grado», respinge le accuse: «Siamo completamente estranei e innocenti - dice - mi chiedo il perchè di questo accanimento, di questo odio: non sipossono odiare e giudicare le persone a priori. Non abbiamo ancora vissuto un processo, eppure da cinque anni e mezzo siamo già stati processati. Mazara del Vallo conosce Jessica Pulizzi. Puntare il dito contro di lei per definirla un mostro, una ladra di bambini, non è giusto. Sulla mia famiglia si è abbattuta la violenza psicologica di un processo mediatico».
L'ipotesi che la bimba rapita sia stata portata nel Palermitano, comunque, non è in sé nuova. Ne ha parlato, sia pure in termini diversi, un ex collaboratore di giustizia, Giuseppe D'Assaro. L'uomo, che non è stato creduto, ha raccontato una verità agghiacciante: ha detto che la piccola è stata portata a Palermo, da alcuni parenti del padre (risultati del tutto estranei dopo gli accertamenti), che è morta accidentalmente a causa di alcuni farmaci che le erano stati somministrati, e che è stato lui stesso a disfarsi del corpicino, buttandolo in mare, al largo, dentro una valigia.

Una versione terribile, cui Piera Maggio non ha mai voluto credere, e che non è stata ritenuta plausibile nemmeno dagli inquirenti. Di Denise, intanto, continuano a non esserci tracce. Se è viva, adesso, ha nove anni.

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