Mario Cappelli
Anche se non ci sarà la sfida stellare, quella tra gli uomini più veloci al mondo (Asafa Powell e Justin Gatlin) la partecipazione del giamaicano Powell è sufficiente per rendere la data del 14 luglio allOlimpico una occasione, di per sé, ghiotta come poche. Anche se a distanza la sfida tra i due «mostri» è sempre presente nel pianeta atletica. I due si stanno evitando nella sfida a gomito a gomito, ma ovunque corrano hanno lo stesso comune obiettivo di cercare di migliorare quel record mondiale (9"77) che attualmente appartiene a entrambi. A Roma nel Golden Gala ci sarà solo Powell ma appunto il suo avversario più temibile sarà il cronometro. Ma la serata sarà una parata di stelle di prima grandezza con letiope Kenenisa Bekele che potrebbe limare il suo 12'37"35, record mondiale sui m. 5000, il cinesino Liu Xiang, 23 anni, 12"91 sui 110 ostacoli, lamericano Jeremy Wariner, campione olimpico e mondiale sui 400 metri. Poi cè il settore donne con stelle come Marion Jones che torna a Roma dopo quattro anni di assenza per vincere e come le etiopi la Defar e la Dibaba, entrambe leader della scuola mezzofondista del Paese: loro potrebbero dare un record del mondo. La gara del salto in alto femminile del prossimo Borotalco Golden Gala sarà con ogni probabilità di quelle da ricordare, almeno a leggere i nomi delle protagoniste che si sfideranno sulla pedana dellOlimpico. Nello stadio dove nel lontano 30 agosto del 1987 la Kostadinova stabilì il record del mondo (2,09), la svedese Kajsa Bergqvist, che nello scorso mese di febbraio ha fissato il primato indoor alla misura di 2,08 (Arnstadt, 4-2-2006), potrebbe, malgrado i problemi fisici patiti a fine inverno, tentare di scalare lormai storico limite della bulgara.
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