Ora Di Maio fa "il pacifista" (ma dichiara guerra a Salvini)

Il ministro degli Esteri affida ai social la sua strategia in Medio Oriente: "Serve il dialogo e la diplomazia". Ma non rinuncia alle stoccate a Salvini

Ora Di Maio fa "il pacifista" (ma dichiara guerra a Salvini)

Dopo il brusco ritorno dalle vacanze e il ritardo con il quale la Farnesina ha commentato quello che stava succedendo in Iraq e l'uccisione da parte di un drone Usa del generale Qassem Soleimani, Luigi Di Maio scrive un lungo post su Facebook per - finalmente - rivelare la sua posizione sulla questione.

"La guerra e la violenza, appunto, non sono soluzioni, e non possono essere mai considerate tali: sono l'unica risposta che è stata trovata in passato, una risposta vecchia, e su cui abbiamo già ricevuto fin troppe lezioni", spiega il "pacifista" grillino. Che però non manca di mandare una stoccata a Matteo Salvini, forse l'unico politico italiano schieratosi a favore dell'attacco da parte degli Stati Uniti: "Chi ancora crede che la strada sia la violenza, è fermo al passato o non ha ancora compreso le lezioni dalla storia. E, quel che è peggio, sta esponendo tutti gli italiani a un pericolo di ritorsioni".

"Ora non è più il tempo di rischiare morte, terrorismo, ondate migratorie insostenibili, ora è il momento di scommettere sul dialogo, sulla diplomazia e sulle soluzioni politiche", sostiene il ministro degli Esteri, "Il dialogo crea, il dialogo è per chi sa costruire e, come forza di governo, questa è la risposta che scegliamo per l'Italia- Questo non è un gioco, e non abbiamo nessuna intenzione di ripetere gli errori del passato. E' semplice? No, ma le conquiste più grandi non sono mai semplici, richiedono determinazione e tempo. Sicurezza, prosperità, pace: ne abbiamo diritto, ma abbiamo anche il dovere di lavorare per questi obiettivi. E lo stiamo facendo, individuando le opportune priorità".

Di Maio, poi, risponde alle critiche di chi lo giudica poco attivo nel gestire le questioni mediorientali snocciolando la sua agenda: "L’8 sarò al Cairo, poi Algeria e Tunisia", dice, "Questo pomeriggio faremo il punto alla Farnesina sugli ultimi sviluppi".

Ma tace della missione Ue a guida italiana in Libia prevista per domani e saltata: "Sono in continuo contatto con i miei omologhi europei e non solo", assicura. Ma - come spiega oggi Gian Micalessin su ilGiornale in edicola . è più probabile che siano stati gli altri leader a cancellarla per non affidarsi al nostro ministro...

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