Ora il Pd liquida Alfano: "Alle politiche il patto non vale"

Cambio di rotta nel Pd. Il presidente smentisce il portavoce: "Alle politiche ognuno per sé". E così liquida Alfano

Ora il Pd liquida Alfano: "Alle politiche il patto non vale"

Matteo Orfini avverte che alle prossime elezioni politiche non ci saranno coalizioni. "Si tratterà sulla base dei risultati", chiarise in una intervista a Repubblica. Mentre in Sicilia si punta alla "coalizione più larga possibile che stiamo provando a costruire nell'isola attorno alla figura di Fabrizio Micari", quella che va da Angelino Alfano a Giuliano Pisapia, ha spiegato il presidente democrat, "non potrà essere riproposta a livello nazionale".

Solo qualche giorno fa Matteo Richetti aveva delineato la "grande coalizione" di centrosinistra da presentare alle prossime elezioni. "Alle politiche - aveva argomentato il portavoce dei dem in una intervista alla Stampa - mi auguro che il Pd sappia andare oltre se stesso e ospitare esperienze liberaldemocratiche da una parte e progressiste dall'altra". Tra i compagni di ventura del Pd aveva annoverato anche il leader di Alternativa Popolare. "Su Alfano la questione è semplice - aveva spiegato - se si supera la collocazione anche nella denominazione di Nuovo Centrodestra, si apre un dialogo: come fu quando i popolari scelsero il campo di gioco di centrosinistra in alleanza con i progressisti. Altrimenti non si può partire con questo elemento di ambiguità". Orrfini, per, la pensa diversamente. Le elezioni regionali in Sicilia sono una cosa, le elezioni politiche un'altra. E a livello nazionale Matteo Renzi sembra non voler scendere a patti con Alfano. Questo "perché la legge elettorale per le Politiche non prevede le coalizioni".

Il presidente dem si è detto pessimista sulla possibilità di riformare la legge elettorale. "Ci proveremo, certo, ma le possibilità di riuscirci mi sembrano quasi nulle - spiega nell'intervista a Repubblica - non vedo nelle altre forze la volontà di cercare un accordo. D'altra parte, come si fa, a pochi mesi dal voto, a fare una riforma contro qualcuno? Per cambiare la legge elettorale dovremmo avere un accordo che tenga insieme noi, Forza Italia, la Lega e i 5 Stelle. Mi sembra molto complicato. E finora le nostre proposte hanno ricevuto sempre dei no".

Quindi alle elezioni politiche ognuno andrà per i fatti propri. "Ciascuno si misurerà con le proprie forze - conclude Orfini - e poi le alleanze si costruiranno il giorno dopo, in base ai risultati".

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