Osteoporosi, qual è l'alimentazione ideale

Alimenti ricchi di calcio, fosforo e vitamina D non devono mai mancare. Attenzione, invece, ai cibi integrali e ricchi di ossalati che possono limitare l'assorbimento del calcio

Osteoporosi, qual è l'alimentazione ideale
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L'osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata da ossa fragili e soggette a fratture. In questo disturbo si assiste ad un vero e proprio deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo e ad una conseguente riduzione della sua massa. Le ossa sono un tessuto vivo in perenne rimodellamento. Esiste quindi un'alternanza fra la distribuzione delle componenti cellulari più vecchie (riassorbimento osseo) e la deposizione di nuove cellule (deposizione ossea).

Tale equilibrio si altera con il sopraggiungere della vecchiaia, quando il riassorbimento delle ossa diventa preponderante e viene invece meno la forza e la densità minerale delle stesse. Dati alla mano si stima che in Italia l'osteoporosi colpisca 4,5 milioni di individui, di questi due su tre sono donne. Qual è la migliore alimentazione da adottare in caso di "ossa porose"? Scopriamolo insieme.

Le cause dell'osteoporosi

La causa principale dell'osteoporosi è l'invecchiamento al quale si associa, come già detto, un marcato riassorbimento delle ossa a discapito della loro deposizione cellulare. Spesso si riscontra una predisposizione genetica per questo fenomeno che è tipico del sesso femminile.

Infatti nella sua insorgenza sono implicati gli estrogeni, fondamentali per la salute dello scheletro. Durante la menopausa la quantità di questi ormoni si riduce drasticamente e viene così meno la loro funzione protettrice.

Non bisogna poi dimenticare che esistono altri fattori di rischio che predispongono alla comparsa della patologia. Ad esempio:

  • La scarsa attività fisica;
  • L'insufficiente assunzione di calcio con la dieta;
  • La prolungata immobilità a letto;
  • La celiachia;
  • L'ipertiroidismo;
  • L'anoressia;
  • L'esposizione a radiazioni ionizzanti;
  • L'abuso di alcol;
  • Il fumo di sigaretta;
  • L'assunzione di alcuni farmaci (cortisonici, chemioterapici, antiepilettici).

Recentemente gli scienziati della Columbia University Mailman School of Public Health hanno scoperto che livelli elevati di inquinamento atmosferico favoriscono l'insorgenza dell'osteoporosi nelle donne in post menopausa. Ne abbiamo parlato in questo articolo.

I sintomi e la diagnosi dell'osteoporosi

L'osteoporosi è un disturbo subdolo poiché non si manifesta con particolari sintomi. Spesso la diagnosi viene formulata solo dopo ripetute e dolorose fratture ossee conseguenti a traumi e cadute di lieve entità. Queste fratture difficilmente guariscono in maniera spontanea, nella maggior parte dei casi, infatti, è necessario l'intervento chirurgico.

Le ossa più colpite sono quelle dell'anca, del polso e delle vertebre. L'osteoporosi in sede vertebrale può addirittura provocare una curvatura anomala della colonna stessa.

La diagnosi si basa sull'esecuzione della densiometria ossea (DEXA) e su altri test come l'ultrasonografia ossea quantitativa, la tomografia computerizzata quantitativa e la tomografia computerizzata quantitativa periferica.

La dieta per l'osteoporosi

La dieta ideale per prevenire e per contrastare la progressione dell'osteoporosi è ricca di alimenti contenenti calcio, fosforo e vitamina D. Le scorte di calcio si incrementano mangiando soprattutto latte e derivati, ma anche cereali integrali, legumi e alcuni prodotti ittici. Consumando latte e derivati è inoltre assicurato il giusto quantitativo di fosforo.

Si sa che la vitamina D viene sintetizzata principalmente nella pelle mediante l'esposizione ai raggi solari, tuttavia anche alcuni cibi la contengono. Ad esempio il pesce azzurro, il fegato, i funghi e il tuorlo dell'uovo. Ricapitolando sono dunque consigliati i seguenti alimenti:

  • Latte;
  • Formaggi;
  • Yogurt;
  • Pesce azzurro;
  • Legumi;
  • Verdure a foglia verde (cicoria, rucola, cime di rapa, broccoli);
  • Frutta (fragole, frutti di bosco, agrumi);
  • Frutta secca (noci, pistacchi, mandorle, arachidi, nocciole).

È

importante ricordare che i cibi integrali e ricchi di ossalati (pomodori, spinaci, prezzemolo, uva, caffè, tè, cioccolato) possono limitare l'assorbimento del calcio. Pertanto vanno consumati con moderazione.

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