Alla fine per Alfonso Papa sono arrivati gli arresti domiciliari perché non c'è "alcun concreto pericolo di inquinamento probatorio" e perché il processo sull'inchiesta P4 che vede indagato l'ex deputato Pdl è ormai arrivato alla fase finale.
In attesa dell'udienza dell' 8 novembre, i giudici della I sezione del tribunale di Napoli hanno quindi concesso a Papa di lasciare il carcere di Poggioreale e di trasferirsi a casa dei genitori e non dalla moglie che è coindagata. Il provvedimento è diventato esecutivo dopo che anche il gip del Tribunale di Roma, dove éapa è indagato per concussione, ha dato il via libera per la scarcerazione.
Ai domiciliari sono contrari i pm di Napoli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio, secondo i quali l'ex deputato sarebbe riuscito dal carcere ad avere contatti con l’esterno attraverso i quali "modificare a suo favore la portata degli elementi probatori". Per dimostrare questa tesi, i magistrati hanno depositato nuovi atti "di natura dichiarativa e documentale", che provano come queste attività operate "attraverso soggetti terzi appaiono piuttosto mere quanto improduttive iniziative volte a mantenere vivo su di sè l’interesse dell’opinione pubblica, sollecitando un generalizzato consenso in procinto dell’imminente inizio del processo".
Torna intanto in libertà Luigi Bisignani, l'altro indagato nell'inchiesta P4, a cui il gip di Napoli, Luigi Giordano, ha revocato gli arresti domiciliari.
In questo caso anche i magistrati della procura erano favorevoli al provvedimento, ma avevano chiesto che l'uomo avesse l'obbligo di firma. Il giudice invece non ha disposto obblighi. La scarcerazione arriva dopo che Bisignani ha deciso di patteggiare la pena relativa a tutte le ipotesi di reato configurate dai pm.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.